Duna

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L'Erg, ossia mare di dune, di Issaouane, in Algeria, fotografato dallo spazio
Dune di Maspalomas sull'isola di Gran Canaria, Spagna

Una duna è tipicamente (e nell'accezione comune) un accumulo di sedimento sabbioso di origine eolica, cioè determinato e modellato dall'azione dei venti, e quindi soggetto a continui spostamenti e ridimensionamenti dipendenti dalla direzione e forza del vento.

Le dune sono caratteristiche dei deserti sabbiosi ed anche delle coste sabbiose dove il fenomeno è meno accentuato dipendentemente dalla dimensione della spiaggia, dalle dimensioni dei granuli di sabbia e dalla forza dei venti. Nel caso delle coste, le dune sono di solito disposte parallelamente al litorale e contribuiscono a proteggere l'entroterra dall'azione degli agenti marini (onde di tempesta e venti di mare) e dall'azione della salsedine.

Esistono anche delle forme di fondo con morfologia simile a quella delle dune eoliche, dalle dimensioni da metriche a decametriche, dovute all'azione di correnti d'acqua unidirezionali in ambiente fluviale o deltizio e sono chiamati in sedimentologia dune subacquee (o barre).

Altri accumuli sabbiosi con morfologia simile a quella delle dune, ma dalle dimensioni da centimetriche a decimetriche, sono i ripple marks, conosciuti in italiano anche come increspature o ondulazioni.


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