Dux Britanniarum

Dux Britanniarum
La Britannia nel 400, al tempo della Notitia dignitatum.
Descrizione generale
Attivafine IV secolo - V secolo
NazioneImpero romano d'Occidente
ServizioEsercito romano
TipoUfficiale generale dell'esercito romano
Ruolocomandante di un tratto del limes Britanniae
Dimensione1
Guarnigione/QGprobabilmente York[1]
Parte di
Limes britannico
Comandante dei
Truppe di limitanei
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il dux Britanniarum fu una carica militare della Britannia romana, classificata nella Notitia Dignitatum come uno dei tre comandi della Britannia, insieme al Comes Britanniarum e al Comes litoris Saxonici per Britannias. Il dux aveva il comando delle truppe dei limitanei (cioè le truppe di frontiera) e non dei comitatensi, che erano invece sotto il comando del Comes Britanniarum, a loro volta facenti parte dell'armata imperiale del Numerus intra Britannias.[2] Loro diretti superiori erano sia il Magister peditum praesentalis per le unità di fanteria,[3] sia il Magister equitum praesentalis per quelle di cavalleria.[3]

Il comando militare del dux era centrato sulla parte settentrionale dell'isola.[4] Il suo comando si estendeva per più di una provincia; nella sua forma finale, registrata dalla Notitia dignitatum, comprendeva il Vallo di Adriano e il relativo retroterra eccetto per la parte occidentale (forse perduta negli anni 380).[5] La data di istituzione del dux Britanniarum non è nota; questo rango militare fu istituito da Diocleziano e potenziato da Costantino I, e fu quest'ultimo ad istituirne uno in Britannia se non lo aveva già fatto il padre Costanzo Cloro in occasione della sua campagna militare nel 306, ma la prima testimonianza dell'esistenza del dux Britanniarum risale al 367, quando il dux Fullofaude, identificato dagli storici con il dux Britanniarum, fu ucciso da ribelli e sostituito da Dulcizio.[6] La sede del dux era probabilmente York, in Britannia Secunda.[1]

  1. ^ a b Southern, p. 402.
  2. ^ A.K.Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, (2007), p.204.
  3. ^ a b Not.Dign., Occ., VII.
  4. ^ Southern, p. 394.
  5. ^ Southern, p. 401.
  6. ^ Southern, pp. 401-2.

Developed by StudentB