Economia della Cina | |
---|---|
Shanghai, cuore finanziario della Cina (2017) | |
Sistema economico | economia socialista di mercato |
Valuta | Renminbi cinese, ¥ |
Organizzazioni internazionali | BRICS, G20, Dialogo per la cooperazione asiatica, Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai |
Statistiche | |
PIL (nominale) | 14 800 miliardi $ (2020[1]) (2º) |
Crescita | 6,9% (2019)[2] |
PIL per settore |
(2017)[2] |
PIL (PPA) | 24 200 miliardi $ (2020[1]) (1º) |
PIL pro capite | 10 582 $ (2020[3]) (56°) |
PIL pro capite (PPA) | 17 205 $ (2020[3]) (70°) |
Inflazione (CPI) | 2,8% (2019[2]) |
Gini | 0,465 (2019[4]) |
Forza lavoro | 774,71 milioni (2019[2]) |
Forza lavoro per occupazione |
|
Disoccupazione | 3,64% (2019[2]) |
Stipendio lordo medio | 1 071 $/mese (2019[5]) |
EDBR | 77,9 () |
Relazioni con l'estero | |
Esportazioni | 2 490 miliardi $ (2018)[2] |
Importazioni | 2 140 miliardi $ (2018)[2] |
Debito estero | 2 028 miliardi $ (2019[2]) |
Finanze pubbliche | |
Rapporto debito/PIL | 47% (2017[2]) |
Ricavi | 2 553 miliardi $ (2017[2]) |
Spese | 3 008 miliardi $ (2017[2]) |
Rating | |
Riserve estere | 3 236 miliardi $[2] |
L'economia della Repubblica Popolare Cinese è oggi un'economia socialista di mercato, come risultato di anni di trasformazioni a partire già dal 1992 con lo storico documento approvato dal XIV Congresso del Partito che introdusse ufficialmente tale termine (社會主義市場經濟T, 社会主义市场经济S, Shèhuìzhǔyì Shìchǎng JīngjìP). Dopo la rivoluzione culturale, Deng Xiaoping(邓小平) e i suoi alleati hanno lanciato la "riforma e apertura (改革开放)" della Cina dal 1978.[6] Le riforme furono ulteriormente enfatizzate nel 1992 durante il famoso "Tour del Sud" di Deng.[7]
Oggi persistono ancora alcune forme tipicamente socialiste, come il piano quinquennale e la proprietà della terra che rimane dello stato[8], ma sussistono in alcuni settori forme economiche simili a quelle dei paesi capitalisti. Fino al 2013 il PIL del paese è cresciuto con una media del 10% per circa 30 anni, trasformando la Cina da una arretrata economia agricola ad una potenza economica mondiale[9]. Bloomberg Economics stima per il 2021 una crescita del PIL della Cina che va dal 8,2% al 9,3%.[10]
In quanto a PIL pro capite nominale, la Cina si classifica 59ª al mondo nel 2020 a 10.582 $,[11] e 73ª per PIL PPA a 17.205 $ secondo il Fondo Monetario Internazionale. La Cina è l'esportatore più grande al mondo, mentre è il secondo importatore più grande dopo gli Stati Uniti[12]. Le province costiere della Cina quali Zhejiang, Jiangsu, Fujian e Guangdong sono generalmente più industrializzate e sviluppate delle province interne alla Cina.
L'economia cinese sta tuttora vivendo un momento di transizione e di grandissima crescita e cambiamento. Lo sradicamento completo della povertà, la diminuzione della diseguaglianza sociale, la soluzione dei problemi ambientali sono grandi sfide, definite dal presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping parte del sogno cinese (中國夢T, 中国梦S, Zhōngguó MèngP), nuovo slogan entrato a far parte del gergo socialista cinese[13].