Ecoregione terrestre

Un'ecoregione terrestre è un'area dove la composizione delle specie coesistenti è relativamente omogenea, e chiaramente distinguibile dalle altre aree adiacenti. Ecologicamente, si tratta di unità fortemente coese, sufficientemente grandi per ospitare al loro interno i processi ecologici o la storia della vita della maggioranza delle specie che ci abitano.[1]

In questo contesto, il termine terrestre si utilizza per significare "della superficie emersa", suoli e rocce, e non nel senso più generale "della terra" come sinonimo di pianeta. Pertanto, da questa categoria rimangono esclusi gli oceani e i corpi di acqua dolce, per le quali sono state create categorie proprie. Gli specialisti dividono la superficie terrestre del pianeta in 14 zone ecologiche principali, che contengono 867 ecoregioni terrestri, anche se il numero totale varia secondo le interpretazioni dei diversi autori.

Le 14 zone ecologiche terrestri (o ecozone) seguono i limiti principali della flora e della fauna identificati da botanici e zoologi. Questi limiti generalmente seguono le frontiere continentali, ovvero le barriere principali nella distribuzione di piante e animali. I limiti delle ecoregioni spesso non sono così decisivi o non sono perfettamente riconosciuti, quindi sono oggetto di frequenti discussioni scientifiche. Le ecoregioni si classificano secondo il tipo di bioma, costituiti dalle principali comunità vegetali mondiali, determinate dalle precipitazioni e dalla temperatura.

Le ecoregioni terrestri sono state delimitate all'associazione The Nature Conservancy (TNC) e dal Fondo Mondiale per la Natura (WWF) per dare un supporto sistematico alle attività di conservazione degli ecosistemi terrestri. Sono definite come "una unità grande di terra che contiene un insieme geograficamente distinto di specie, comunità naturali e condizioni ambientali". I limiti di una ecoregione terrestre non sono fissi né nitidi, dato che queste coprono aree nelle quali importanti processi ecologici e evolutivi interagiscono più fortemente. Questi limiti si approssimano all'estensione originale delle comunità naturali, prima della loro distruzione e riconversione da parte dell'uomo.

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