Emirates

Emirates
Logo
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un A380 appartenente alla compagnia, fotografato nel gennaio 2013
StatoEmirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione25 marzo 1985 a Dubai
Sede principaleDubai
GruppoThe Emirates Group
Controllate
Persone chiave
  • Tim Clark (presidente)
  • Ahmed bin Saeed Al Maktoum (CEO)
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Fatturato32,6 miliardi di dollari (2023)
Utile netto3,2 miliardi di dollari (2023)
Dipendenti102 379 (2023)
Slogan«Fly better»
Sito webwww.emirates.com/
Compagnia aerea di bandiera
Codice IATAEK
Codice ICAOUAE
Indicativo di chiamataEMIRATES
Primo volo25 ottobre 1985
HubDubai
Frequent flyerEmirates Skywards
Flotta261 (nel 2024)
Destinazioni144 (nel 2024)
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Emirates (in arabo الإمارات?, al-Imārāt) è la compagnia aerea di bandiera dell'Emirato Arabo di Dubai con base a Dubai. Fa parte del The Emirates Group che è di proprietà del Governo di Dubai. È la più grande compagnia del medio oriente, con più di 3.000 collegamenti settimanali operati dall'hub Aeroporto Internazionale di Dubai (DXB) verso 156 destinazioni in 6 continenti.

Secondo la IATA, nel 2007 è stata la settima compagnia aerea del mondo (prima tra quelle mediorientali) per passeggeri per chilometro trasportati, nel 2012 la quarta. Emirates SkyCargo, la divisione cargo della compagnia, si è invece classificata al terzo posto per tonnellate di merci trasportate per chilometro.

Grazie al riscontro positivo da parte dei clienti per i servizi offerti e alla rapida crescita, la compagnia ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra i quali "Compagnia aerea dell'anno" nel 2011 assegnatole da Air Transport World e "Miglior compagnia per i servizi offerti durante il volo" assegnatole nel 2012 da Skytrax e la "Miglior compagnia aerea del mondo" (2013, Skytrax World Airline Awards).[1] Nella prima metà del 2013, Emirates ha fatto sapere che ha raggiunto un riempimento medio degli aerei pari all'80%.

  1. ^ Chi siamo | Emirates Italia, su Italia. URL consultato il 21 gennaio 2021.

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