Emmett Louis Till, detto Bobo (Chicago, 25 luglio 1941 – Money, 28 agosto 1955), era un ragazzo afroamericano che fu brutalmente assassinato[1] per motivi razziali nella località di Money, in Mississippi.
La sua morte è ricordata come uno degli eventi chiave che hanno rafforzato il nascente Movimento per i diritti civili degli afroamericani[1]. I principali sospettati furono assolti, ma in seguito ammisero di aver commesso il crimine.
La madre chiese per il figlio una cerimonia funebre pubblica, con la bara aperta, perché tutti potessero vedere come il ragazzo fosse stato torturato e assassinato[2]: era stato picchiato, gli era stato cavato un occhio, gli avevano sparato e l'avevano infine gettato nel fiume Tallahatchie con legata al collo una pala di una ginnatrice (strumento usato per la lavorazione del cotone) come zavorra con del filo spinato. Il cadavere rimase nel fiume per tre giorni prima di essere scoperto e recuperato da due pescatori. Venne poi sepolto nel Burr Oak Cemetery ad Alsip, in Illinois.
L'inchiesta venne ufficialmente riaperta nel 2004[1] e il corpo riesumato per poter eseguire un'autopsia[3]. La salma venne quindi riseppellita dalla famiglia[4].