Endecasillabo

Nella metrica italiana, l'endecasillabo (dal greco antico ἑνδεκασύλλαβος?, hendecasýllabos, "(verso) di undici sillabe")[1] è il verso in cui l'ultimo accento, tonico e ritmico, cade obbligatoriamente sulla decima sillaba.[2] È il metro principale e più utilizzato della poesia italiana: si trova in tutte le strofe e le strutture metriche più importanti, come la terza rima, o terzina dantesca, l'ottava, la ballata, la canzone, il sonetto. È sempre stato usato anche in sequenze di endecasillabi sciolti. Le sedi degli accenti sono varie. Tuttavia di norma gli endecasillabi presentano un accento fisso o sulla quarta o sulla sesta sede (qui evidenziate in arancione e in giallo).

  1. ^ M. Cortelazzo - P. Zolli, Dizionario etimologico della lingua italiana, vol. 2, Bologna, N. Zanichelli, 1980, p. 384).
  2. ^ Pietro G. Beltrami, La metrica italiana, Bologna, Il Mulino, 1991, p. 156 e p. 343.

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