Enrico di Borbone-Francia

Enrico di Borbone-Francia
Enrico di Borbone-Francia in una fotografia della seconda metà dell'Ottocento
Re titolare di Francia e Navarra
come Enrico V
Stemma
Stemma
In carica2 agosto 1830 –
9 agosto 1830
PredecessoreCarlo X (de jure)
Luigi XIX (de facto; brevemente)
SuccessoreLuigi Filippo I come re dei Francesi
Pretendente legittimista al trono di Francia e Navarra
In carica3 giugno 1844 –
24 agosto 1883
PredecessoreLuigi XIX
SuccessoreFilippo VII (orléanisti unionisti)
Giovanni III (legittimisti spagnoli)
Nome completofrancese: Henri Charles Ferdinand Marie Dieudonné
italiano: Enrico Carlo Ferdinando Maria Deodato
Altri titoliCoprincipe titolare di Andorra
Duca di Bordeaux
Conte di Chambord
NascitaParigi, 29 settembre 1820
MorteLanzenkirchen, 24 agosto 1883 (62 anni)
DinastiaBorbone di Francia
PadreCarlo Ferdinando, duca di Berry
MadreCarolina di Borbone-Due Sicilie
ConsorteMaria Teresa d'Asburgo-Este
ReligioneCattolicesimo

Enrico Carlo Ferdinando Maria Deodato di Borbone-Francia (noto anche come Enrico d'Artois, in francese Henri d'Artois; Parigi, 29 settembre 1820Lanzenkirchen, 24 agosto 1883), fu re di Francia dal 2 al 9 agosto 1830 con il nome di Enrico V di Francia, e poi pretendente al trono. Alla nascita assunse il titolo di duca di Bordeaux e poi quello di conte di Chambord, con cui fu maggiormente noto durante il lungo periodo dell'esilio. Era figlio di Carlo Ferdinando duca di Berry, secondogenito di Carlo X di Francia, e di Carolina di Borbone-Due Sicilie.

Nel 1830, all'abdicazione del nonno Carlo X e dopo la rinuncia da parte di suo zio Luigi Antonio (futuro pretendente "Luigi XIX") ai propri diritti sul trono francese, egli fu designato quale erede da Carlo X stesso. Enrico V tuttavia non esercitò mai le funzioni di monarca a causa dell'ascesa al trono del Duca d'Orléans. Da quel momento iniziò per lui e per la sua famiglia un lungo periodo di esilio, la cui prima tappa fu il Regno Unito.

Ritornato in Francia dopo la caduta del Secondo Impero francese nel 1870, radunò attorno a sé la maggioranza monarchica della nuova assemblea nazionale, si riconciliò con il ramo degli Orléans, ma assistette al fallimento di un progetto di restaurazione della monarchia, a seguito del rifiuto della maggioranza dei deputati di accettare la bandiera bianca e del suo rifiuto di adottare la bandiera tricolore.

Fu l'ultimo discendente legittimo maschio di Luigi XV di Francia e di sua moglie, Maria Leszczyńska. La sua morte senza eredi, avvenuta nel 1883, segnò l'estinzione del ramo degli Artois e della casata capetingia dei Borbone-Francia e l'apertura di una lite (ancora oggi in corso) tra le case borboniche di Spagna e Orléans, ciascuna reclamante il proprio ruolo di pretendente alla corona virtuale di Francia.


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