Epigrafia latina

L'epigrafia latina (dal greco «ἐπὶ γράφειν», scrivere sopra) è la scienza che studia i documenti iscritti in lingua latina su supporti di varia tipologia (rigidi e scarsamente deperibili come pietra, metallo, materiale fittile ecc., ma anche su materiale rigido ma deperibile come il legno o su materiali flessibili e deperibili come la cera ecc. Fanno eccezione i testi su papiro o pergamena, tradizionalmente di pertinenza della papirologia), a partire dalle prime attestazioni in latino (VII-VI secolo a.C.) e fino alla caduta dell'Impero romano d'Occidente.

L'epigrafia latina può ricomprendere anche, in senso esteso, l'epigrafia cristiana, generalmente considerata una branca dell'archeologia cristiana. Resta invece esclusa l'epigrafia monetale (costituita dalle legende presenti sulle monete romane a partire dalla seconda metà del III sec. a.C.), nella pratica accademica di competenza degli studiosi di numismatica antica.

I Romani distinguevano tra testo scritto, denominato titulus, e supporto, per il quale non vi era una definizione univoca (ara, tegula, fistula, tabula, cippus ecc.). Nella terminologia scientifica il termine "iscrizione", di frequente uso nel lessico non specialistico, è spesso sostituito dalla parola "epigrafe" (dal greco «ἐπιγραϕή»). Lo studioso della materia è comunemente detto "epigrafista".

Lo studio delle iscrizioni latine riveste particolare importanza, nell'ambito della storia romana e dell'archeologia, per la conoscenza della società antica, dei suoi usi e costumi, della religione, dei rapporti tra i vari strati della popolazione, per la prosopografia e gli studi demografici, per la comprensione di determinati eventi o fenomeni storici poco o per nulla conosciuti per il tramite degli autori antichi. Può inoltre determinare la proprietà di sepolcri, abitazioni o fondi rustici e aiutare a definire, con esattezza o approssimazione, l'epoca di edificazione di monumenti e di edifici, sia pubblici che privati. L'epigrafia può infine risultare utile nell'individuazione dei fenomeni evolutivi della lingua latina, sia dal punto di vista grafico che fonetico, delle sue sfumature dialettali e caratteristiche regionali, da cui prenderà avvio la differenziazione nelle lingue romanze o neolatine.


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