Erwin Rommel

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Erwin Rommel
Erwin Rommel nel 1942
SoprannomeLa Volpe del deserto (Wüstenfuchs)
NascitaHeidenheim an der Brenz, 15 novembre 1891
MorteHerrlingen, 14 ottobre 1944
Cause della morteSuicidio
Luogo di sepolturaCimitero di Herrlingen
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Impero tedesco
Germania (bandiera) Repubblica di Weimar
Germania (bandiera) Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Reichswehr
Heer
ArmaFanteria
CorpoAlpenkorps
UnitàInfanterie-Regiment 124
Battaglione da montagna del Württemberg (Alpenkorps tedesco)
Anni di servizio19101944
GradoFeldmaresciallo
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Romania
Fronte italiano (1915-1918)
Campagna di Francia
Campagna del Nord Africa
BattaglieBattaglia di Caporetto
Battaglia della Mosa
Operazione Rot
Operazione Sonnenblume
Assedio di Tobruk
Battaglia di Halfaya
Battaglia di Sollum
Operazione Crusader
Battaglia di Ain el-Gazala
Battaglia di Marsa Matruh
Prima battaglia di El Alamein
Battaglia di Alam Halfa
Seconda battaglia di El Alamein
Battaglia del passo di Kasserine
Battaglia di Médenine
Operazione Achse
Sbarco in Normandia
Battaglia di Normandia
Battaglia di Caen
Comandante diHeeresgruppe B
Heeresgruppe Afrika
Panzerarmee Afrika
Panzergruppe Afrika
Deutsches Afrika Korps
7. Panzer-Division
Führer-Begleit-Division
DecorazioniCroce di Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti
Firma
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Johannes Erwin Eugen Rommel (Heidenheim, 15 novembre 1891Herrlingen, 14 ottobre 1944) è stato un generale (feldmaresciallo) tedesco, durante la seconda guerra mondiale.

Di origine sveva, dimostrò ottime doti di comando già nella prima guerra mondiale dove guidava un plotone di fanteria con il grado di tenente, ricevette la più alta decorazione al valore dell'Impero tedesco, la Pour le Mérite, per i risultati raggiunti con il suo reparto di truppe da montagna durante la battaglia di Caporetto nel 1917.

Nel corso della seconda guerra mondiale Rommel si distinse alla guida di una Panzer-Division durante la campagna di Francia nel 1940 e quindi, godendo della piena fiducia di Adolf Hitler, assunse il comando dell'Afrikakorps tedesco in Nordafrica dove per quasi due anni dimostrò grande abilità tattica, infliggendo una serie di sconfitte alle truppe del Regno Unito grazie alla sua capacità nella conduzione di agili e spericolate manovre con i mezzi corazzati nel deserto, ma al contempo evidenziando i suoi grossi limiti strategici e operazionali che compromisero non poco la conduzione della guerra dell'Asse in Nordafrica. Promosso al grado di feldmaresciallo, stimato dai suoi soldati e temuto dai nemici, divenne un personaggio di rilievo internazionale e uno dei beniamini della propaganda tedesca, che esaltò in modo esponenziale la sua immagine e lo fece conoscere con il soprannome di "La volpe del deserto" (Wüstenfuchs).

Tornato dall'Africa nel marzo 1943, diresse, dopo l'armistizio dell'8 settembre seguente, l'occupazione dell'Italia settentrionale (operazione Achse); quindi gli venne assegnato nel 1944 il comando delle difese del Vallo Atlantico, con il compito di fermare la prevista offensiva alleata in Occidente. Nonostante il suo impegno e le sue capacità, commise il pesante errore di andare in licenza durante le settimane cruciali in previsione dello sbarco alleato - che di fatto lo sorpresero mentre era a casa dalla moglie - mentre durante la prima parte della battaglia di Normandia non riuscì a impedire l'avanzata degli Alleati; ferito seriamente da aerei nemici fu richiamato in Germania per convalescenza. Il feldmaresciallo Rommel era ormai da tempo cosciente dell'inevitabile sconfitta della Germania e, a causa di una sospetta adesione ai cospiratori del 20 luglio, cadde in disgrazia presso Hitler. In considerazione della sua popolarità, la Gestapo gli propose che se si fosse suicidato la sua famiglia sarebbe stata risparmiata. Ufficialmente fu dichiarato morto a causa delle ferite di guerra e gli fu attribuito un funerale di Stato.


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