L'escrezione è un processo fisiologico di secrezione rivolta verso l'esterno con cui gli organismi viventi, attraverso particolari organi e meccanismi biochimici, eliminano le sostanze del metabolismo inutili o tossiche o date dal metabolismo cellulare che si accumulano in essi e regolano il proprio equilibrio idro-salino; gli organi preposti a tale eliminazione vengono denominati emuntori; tra di essi figurano: pelle, apparato urinario, intestino, apparato respiratorio, pancreas e fegato.[1]
Principali prodotti dell'escrezione sono, nel mondo animale a seconda delle specie considerate, molecole azotate di diversa natura. Nei vertebrati le principali sono costituite da urea, ammoniaca e acido urico, prodotti della demolizione delle sostanze azotate, soprattutto proteine. L'escrezione non va confusa con la defecazione, che è l'allontanamento delle sostanze non digerite, transitate nell'intestino (anche se in associazione a fegato e pancreas è un organo esocrino) senza mai essere entrate a far parte integrante delle cellule del corpo. Nei cordati provvisti di cloaca, come i sauropsidi, entrambi i prodotti di rifiuto dell'organismo vengono evacuati all'esterno tramite un orifizio comune, mentre è condizione comune in altri taxa lo sbocco dei dotti nefridiali all'interno dell'intestino (enteronefria).