Esercito macedone | |
---|---|
Mosaico romano della Battaglia di Isso (333 a.C.) | |
Descrizione generale | |
Attiva | 359 a.C. - 168 a.C. |
Nazione | Regno di Macedonia |
Tipo | forze armate (di fanteria, cavalleria e artiglieria) oltre a quelle marittime |
Comandanti | |
Degni di nota | Filippo II di Macedonia, Parmenione, Alessandro Magno, Demetrio I Poliorcete, Antigono Gonata |
Simboli | |
Il sole macedone, simbolo della monarchia | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
L'esercito macedone fu l'insieme delle forze militari, prevalentemente terrestri, che servirono il Regno di Macedonia nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione sotto i monarchi Filippo II di Macedonia ed Alessandro Magno.
L'esercito macedone comprendeva la cavalleria pesante dei nobili «compagni del re» (eteri), la cavalleria leggera (prodromoi), la fanteria pesante (pezeteri) ordinata in compatte falangi armate con la lunga picca chiamata sarissa, la fanteria leggera (peltasti) e altri corpi tra loro organicamente integrati (come gli arcieri). Nonché macchine d'assedio.
L'esercito macedone fu la più complessa macchina militare fino ad allora costituita. Il poliedrico insieme dei reparti era inquadrato da un vero e proprio corpo di ufficiali, istruiti e preparati da apposite scuole, impegnati nel contempo come guardie del corpo del sovrano, le somatofilachie.