Everest | |
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Il monte Everest, parete sud-ovest nepalese | |
Stati | Nepal Cina |
Altezza | 8 848,86 m s.l.m. |
Prominenza | 8 848,86 m |
Isolamento | 40 008 km |
Catena | Himalaya |
Coordinate | 27°59′17″N 86°55′30″E |
Altri nomi e significati | Chomolungma (tibetano, "madre dell'universo") 珠穆朗瑪峰 Zhūmùlǎngmǎ Fēng (cinese) सगरमाथा Sagaramāthā (nepalese, "Dio del cielo") |
Data prima ascensione | 29 maggio 1953 |
Autore/i prima ascensione | Edmund Hillary e Tenzing Norgay |
Mappa di localizzazione | |
Il monte Everest è la vetta più alta della Terra con la sua altitudine di 8848,86 m s.l.m.[1]. Assieme ad altri "ottomila" è situato nella catena dell'Himalaya, al confine fra Cina e Nepal, e rientra nelle cosiddette Sette vette del pianeta.
L'Everest attrae molti scalatori da tutto il mondo, inclusi alpinisti di grande esperienza. Alla cima si ascende per due principali vie di arrampicata: una che si avvicina alla vetta da sud-est in Nepal (conosciuta come "via standard") e l'altra da nord in Tibet.
Pur non ponendo sostanziali sfide tecniche di arrampicata sulla via standard, l'Everest presenta pericoli come il mal di montagna, condizioni meteorologiche estreme e vento, nonché insidie come valanghe e le cascate Khumbu.[2] Molti corpi degli alpinisti che muoiono durante la salita rimangono sulla montagna.[3]