ExoMars | |
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Dati della missione | |
Operatore | Agenzia spaziale europea Roscosmos |
Destinazione | Marte |
Vettore | Proton-M/Briz-M |
Lancio | |
Luogo lancio | Cosmodromo di Bajkonur |
Atterraggio |
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Durata |
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Costo | 1,3 miliardi di euro[4] |
Proprietà del veicolo spaziale | |
Costruttore |
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Parametri orbitali | |
Data inserimento orbita |
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Sito ufficiale | |
ExoMars è una missione progettata dall'Agenzia spaziale europea (ESA) per la ricerca di vita passata sul pianeta Marte. La missione includeva una collaborazione con l'Agenzia spaziale russa ed è divisa in due fasi: nel 2016 sono stati lanciati la sonda orbitale dell'ESA Trace Gas Orbiter e il lander dimostrativo Schiapparelli (il cui scopo era di testare ingresso, discesa e atterraggio del lander seguente), che tuttavia ha fallito l'atterraggio, schiantandosi in superficie. La seconda fase prevedeva per il 2020 il lancio del lander russo Kazačok con a bordo il rover dell'ESA Rosalind Franklin il cui compito era di esplorare e analizzare il suolo marziano per almeno due anni. Il 12 marzo 2020, è stato annunciato che la seconda missione sarebbe stata posticipata al 2022 a causa di problemi con i paracaduti, che non potevano essere risolti in tempo per la finestra di lancio. Tuttavia nel 2022, a causa dell'invasione russa dell'Ucraina, la collaborazione dell'ESA con l'agenzia spaziale russa è stata definitivamente sospesa.[5]
Successivamente l'ESA ha comunicato che una ripresa della missione con un lander non russo sarebbe potuta avvenire non prima del 2028.[6] La NASA ha accettato di sostituire la Russia per le componenti inizialmente previste da Roscosmos, come il vettore, motori per l'aerofrenaggio, unità riscaldanti a radioisotopi e alcuni strumenti, tuttavia sono previsti 3-4 anni di riprogettazione della missione, con un lander che sarà costruito dall'ESA e si limiterà a trasportare il rover sulla superficie.[7][8]