MBDA Exocet | |
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Un Exocet AM.39 | |
Descrizione | |
Tipo | missile anti-nave a medio raggio |
Impiego | imbarcato ed aria-superficie |
Sistema di guida | radar attiva |
Progettista | Aérospatiale |
Costruttore | MBDA |
Impostazione | 1967 |
In servizio | 1979 |
Utilizzatore principale | Marine Nationale |
Altri utilizzatori | Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Colombia, Cipro, Ecuador, Egitto, Germania, Grecia, Indonesia, Iraq, Kuwait, Libia, Malaysia, Marocco, Oman, Perù, Pakistan, Qatar, Sudafrica, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Uruguay e Venezuela |
Esemplari | 3.500[1] |
Costo | da 0,4 a 1,5 milioni di €[senza fonte] |
Peso e dimensioni | |
Peso | 735 kg |
Lunghezza | 5,2 m |
Larghezza | 1 m |
Diametro | 0,35[2] m |
Prestazioni | |
Vettori | multi-piattaforma:
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Gittata | 42 km |
Velocità massima | Mach 0,93[2] |
Motore | a propellente solido |
Testata | 1 x 165 kg |
Esplosivo | convenzionale |
note | Dati tecnici riferiti alla versione base MM38 |
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L'Exocet è un missile antinave a medio raggio multipiattaforma, sviluppato dall'azienda francese Aérospatiale negli anni settanta e prodotto dal consorzio europeo MBDA.
L'Exocet, disponibile in varie versioni ottimizzate in configurazione superficie-superficie da unità navali e sommergibili e in configurazione aria-superficie da velivoli ad ala fissa, venne utilizzato in numerose azioni belliche durante gli anni ottanta; in particolare i piloti argentini ottennero alcuni brillanti successi durante la guerra delle Falkland. Il nome proviene da una parola francese che descrive i pesci volanti (exocoetidae)[4], che a sua volta ha origine nel greco εξω-κοιτος = "giacendo all'aperto", "dormendo sotto le stelle", definizione applicata al pesce volante perché volando casca sul ponte delle navi, dove poi muore.