Expo 1961 Esposizione specializzata | |||||||
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Stato | Italia | ||||||
Città | Torino | ||||||
Tema | Celebrazione per il centenario dell'Unità d'Italia L'uomo al lavoro | ||||||
Periodo | dal 1º maggio al 31 ottobre | ||||||
Partecipanti | 19 regioni/città | ||||||
Visitatori | 6 milioni | ||||||
Area | 30 ha | ||||||
Riconoscimento | 5 maggio 1959 | ||||||
Cronologia | |||||||
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L'Expo 1961 (ufficialmente Esposizione Internazionale del Lavoro - Torino 1961, (FR) Exposition International du Travail – Turin 1961, (EN) International Labour Exhibition - Turin 1961), conosciuta anche come Italia '61 (da cui prese poi nome l'omonimo quartiere), fu l'esposizione specializzata che si svolse a Torino e venne organizzata per celebrare il centenario dell'Unità d'Italia.
Tra i protagonisti e promotori dell'iniziativa vi furono Giuseppe Pella, presidente del comitato Italia '61, l'allora sindaco di Torino Amedeo Peyron e Achille Mario Dogliotti, Presidente del Consiglio Direttivo.
Per l'occasione venne interamente costruito un quartiere di Torino, nella zona Sud della città in una zona bonificata sulle rive del fiume Po.
L'esposizione richiamò più di sei milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo[1] e le attrazioni principali e più popolari furono:
Fu notevolmente migliorata l'illuminazione pubblica della città - ed in particolare l'area espositiva in corso Unità d'Italia - grazie ai moderni impianti progettati da Guido Chiarelli: suscitò grande ammirazione l'illuminazione notturna del giardino roccioso al Parco del Valentino, realizzato nell'ambito della grande rassegna internazionale FLOR 61.
Importantissimi i palazzi costruiti per l'occasione, tra cui spiccano il Palazzo del Lavoro e il Palazzo a Vela, mentre i padiglioni per la Mostra delle Regioni, progettati da Nello Renacco, ottennero nel 1963 il "Premio nazionale per un'opera realizzata", assegnato annualmente dall'IN/ARCH[2].