Fairey Swordfish | |
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Uno Swordfish dotato di siluro | |
Descrizione | |
Tipo | aerosilurante imbarcato |
Equipaggio | 2-3 |
Progettista | Marcel Lobelle |
Costruttore | Fairey Aviation |
Data primo volo | 17 aprile 1934 |
Data entrata in servizio | 1936 |
Data ritiro dal servizio | 21 maggio 1945 |
Utilizzatore principale | FAA |
Altri utilizzatori | RAF RCAF Koninklijke Marine |
Esemplari | 2 392 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 10,87 m (35 ft 8 in) |
Apertura alare | 13,87 m (45 ft 6 in) |
Altezza | 3,76 m (12 ft 4 in) |
Superficie alare | 56,39 m² (607 ft²) |
Peso a vuoto | 1 900 kg (4 195 lb) |
Peso carico | 3 500 kg (7 720 lb) |
Propulsione | |
Motore | un radiale Bristol Pegasus IIIM.3 |
Potenza | 690 hp (510 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 224 km/h (139 mph, 121 kt) a 1 450 m (4 750 ft)[1] |
Velocità di salita | a 1 520 m (5 000 ft) in 10 min[1] |
Autonomia | 879 km (546 mi, 475 nmi) (normale con un siluro)[1] 1 660 km (1 030 mi, 896 nmi) in ricognizione senza bombe e carburante addizionale 5 h 35 min |
Tangenza | 5 870 m (19 250 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | una Vickers calibro .303 in (7,7 mm) in caccia una Lewis o Vickers K calibro .303 in (7,7 mm) posteriore |
Bombe | 680 kg (1 500 lb) o mine per 680 kg (1 500 lb) o |
Missili | un siluro da 760 kg (1 670 lb) |
Razzi | 8 RP-3 da "60 lb" (Mk.II e successivi) |
Note | dati riferiti alla versione Swordfish I |
i dati sono estratti da Fairey Aircraft since 1915[2] | |
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Il Fairey Swordfish era un aerosilurante imbarcato, prodotto dall'azienda britannica Fairey Aviation Company Limited negli anni trenta.
Benché la tecnologia usata nella sua progettazione risultasse oramai obsoleta, lo Swordfish fu uno dei più importanti aerei imbarcati della seconda guerra mondiale. Entrato in servizio nel 1936 nella Fleet Air Arm, lo Swordfish fu soprattutto l'aereo di punta delle portaerei della Royal Navy, dato che poteva decollare da vascelli relativamente piccoli. Raggiungeva i 220 km/h (non oltre 360 in picchiata, a causa della resistenza) ed oltre 1000 km di autonomia con siluro a bordo. Era dotato di una straordinaria maneggevolezza e robustezza strutturale. Piazzò 6 siluri su corazzate italiane, 3 su tedesche e 3 francesi. Il suo più famoso fallimento occorse cercando di fermare gli incrociatori da battaglia tedeschi in fuga da Brest, diretti in Germania: 6 aerei, al comando del capitano Eugene Esmonde, vennero abbattuti dai caccia e dalla contraerea delle navi nemiche, con la morte di 13 dei 18 aviatori, tra i quali il comandante. Il suo più celebre successo fu il contributo all'affondamento della Bismarck nel maggio del 1941, quando gli aerosiluranti della portaerei Ark Royal riuscirono a colpire la nave a poppa, danneggiando il timone e dando inizio all'agonia della corazzata.