La voce latinafamīlia, richiama il termine famulus (servo, schiavo, famiglio) e in questo senso si riferisce specificatamente ai servi e agli schiavi (familia servilis) patrimonio del capo della familia.[1]
Il termine italiano "famiglia" con il suo significato di istituzione sociale include due concetti romani:
la gens, costituita da coloro che hanno lo stesso nome gentilizio appartenente a un capostipite realmente vissuto o più frequentemente a un mitico antenato e trasmessosi, anche in assenza di consanguineità, attraverso la catena delle generazioni (ad esempio i Cornelii) sino agli ultimi discendenti. All'interno di questa famiglia, in senso lato, vi sono vari rami derivati distinti dal cognomen (così ad esempio la gens Cornelia comprende i Cornelii Scipiones, i Cornelii Lentuli ecc.)[2];
la familia: l'insieme di persone rette dal pater familias, cittadino romano sui iuris, cioè non sottoposto a nessun altro pater.[3]
^Con questo significato ci si riferiva anche alla familia gladiatoria, il gruppo dei gladiatori di proprietà del lanista.
^Jean-Claude Fredouille, Dictionnaire de la civilisation romaine, Larousse, Parigi 1986, p.118.
^La presente voce utilizza come fonte principale l'opera di Jèrôme Carcopino La vita quotidiana a Roma all'apogeo dell'Impero (Bari 1971), che tratta in particolare l'istituzione della famiglia nella Roma del I e II secolo.