Fasci siciliani | |
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Fasci siciliani dei lavoratori | |
Tipo | Organizzazione politica |
Fondazione | 1889 |
Fondatore | Giuseppe de Felice Giuffrida |
Scioglimento | 1894 |
Scopo | Denuncia sociale operaia Riforme sociali |
Sede centrale | Palermo |
Presidente | Bernardino Verro |
Lingua ufficiale | Italiano Siciliano |
«[Q]uesti tumulti hanno rivelato condizioni tali, che non possono e non devono assolutamente durare, per l'onore d'Italia e della razza umana; hanno reso necessaria una fraterna intesa di tutti i partiti democratici in un ideale, in una fede, in un'opera comune; hanno ridotto la questione sociale all'aut-aut degli scolastici.»
I fasci siciliani, detti anche fasci siciliani dei lavoratori, furono un movimento di massa di ispirazione libertaria, democratica e socialista spontaneista, sviluppatosi in Sicilia dal 1889 al 1894 e diffusosi fra proletariato urbano, braccianti agricoli, minatori e operai. Fu disperso solo dopo un duro intervento militare durante il governo Crispi, avallato dal re Umberto I.