Fatti di Sarzana

Fatti di Sarzana
Lapide apposta a ricordo dei "fatti di Sarzana" sulla facciata di Palazzo Roderio
TipoAssalto di squadre d'azione fasciste
Data21 luglio 1921
LuogoSarzana
StatoBandiera dell'Italia Italia
ObiettivoCaserma dei Carabinieri Firmafede
ResponsabiliSquadre d'azione fasciste
MotivazioneTentativo di far evadere lo squadrista Renato Ricci e altri 10 fascisti in quel momento agli arresti nella Caserma Firmafede
Conseguenze
MortiQuattordici vittime tra gli squadristi assalitori e un caduto tra le file del Regio Esercito. Diverse vittime tra la popolazione[1].

Con l'espressione fatti di Sarzana si fa riferimento agli accadimenti del 21 luglio 1921, quando si registrarono diversi scontri armati avvenuti nella città di Sarzana tra squadre d'azione fasciste e Carabinieri reali e Guardie regie del Regio Esercito, cui seguirono, ad opera della popolazione civile e degli Arditi del Popolo, alcuni episodi, pur violenti, di resistenza antifascista spontanea in risposta alle iniziali violenze squadriste. Si tratta di uno dei pochi episodi di resistenza armata all'ascesa del fascismo in Italia[2].

All'alba del 21 luglio 1921, nella città di Sarzana, all'epoca in provincia di Genova, giunse una colonna di circa 500 squadristi comandati da Amerigo Dumini e Umberto Banchelli[3], con l'obiettivo di assaltare la città e recarsi alla Fortezza Firmafede per liberare alcuni fascisti che vi erano incarcerati, fra cui il fondatore del fascio di combattimento carrarese Renato Ricci, ritenuti responsabili degli atti di violenza e degli omicidi avvenuti nei giorni precedenti[4]. Il prefetto di Genova, per proteggere la città da ulteriori assalti fascisti, aveva ordinato l'invio di un nutrito numero di carabinieri e di militari in città, al comando di Guido Jurgens; questi fronteggiarono i fascisti, che durante la giornata di scontri persero quattordici uomini, ma ottenendo alla fine la liberazione di Ricci grazie all'intervento politico del procuratore filofascista di Massa[5].

  1. ^ Meneghini, p. 258.
  2. ^ Turismo e cultura - Comune di Sarzana, su old.comune.sarzana.sp.it, comune.sarzana.it. URL consultato il 29 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2018).
  3. ^ Franzinelli, p. 344.
  4. ^ Franzinelli, p. 122.
  5. ^ Franzinelli, pp. 123-124.

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