Ferdinando da Cordova, in spagnolo Fernando de Córdoba, noto in latino come Fernandus Cordubensis (Cordova, 1425 c. – Roma, 1485[1]), è stato un filosofo neoplatonico spagnolo.
Di straordinaria intelligenza, a 20 anni dominava latino, greco, ebreo, caldeo e arabo,[2] e conosceva a memoria le opere di Platone, Aristotele, Ippocrate, Avicenna e altri autori. Era inoltre musicista, pittore e insegnante di diritto civile.
Nel 1443 fu ambasciatore di Giovanni II di Castiglia presso Alfonso il Magnanimo nella sua corte di Napoli. Nel 1445 andò a Parigi, dove suacitò l'ammirazione e l'invidia dei dottori della Sorbona. Si giunse ad affermare che un uomo così istruito non poteva essere altri che l'Anticristo.
Divenuto suddiacono, morì a Roma[2] nel 1485[3] e fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli.[1]
Laurence Sterne lo menziona nel Tristram Shandy tra gli esempi di bambini prodigio.