Fiammifero

Fiammifero
Termografia di un fiammifero acceso.

Il fiammifero è uno stelo o bastoncino di legno, cotone o carta cerata (cerino)[1] di cui una estremità, chiamata capocchia, è ricoperta di una sostanza infiammabile generalmente composta di solfuro di fosforo e di clorato di potassio solo per i fiammiferi accendibili ovunque che, sfregata su una superficie ruvida composta da frammenti di vetro macinato di 3,0-3,2 decimi di millimetro mescolati con una colla vinilica appositamente studiata allo scopo, si incendia alimentando una fiamma di breve durata. Il sostantivo "fiammifero" è composto dal sostantivo latino flamma (fiamma) e dal verbo fĕro (portare, produrre, generare) ovvero, letteralmente, "che produce fiamma".[2]

  1. ^ Cerino in Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 3 luglio 2022.
  2. ^ Ottorino Pianigiani, Fiammifero, su Vocabolario etimologico della lingua italiana, http://etimo.it. URL consultato il 22 maggio 2014.

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