Final Fight videogioco | |
---|---|
Una scena di Final Fight: Guy contro Damnd (sulla destra), boss del primo livello | |
Titolo originale | ファイナルファイト |
Piattaforma | Arcade, Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, PlayStation 2, Sega Mega CD, ZX Spectrum, Super Nintendo Entertainment System, Sharp X68000, Game Boy Advance, iOS |
Data di pubblicazione | dicembre 1989 SNES: |
Genere | Picchiaduro a scorrimento |
Tema | contemporaneo |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Capcom |
Pubblicazione | U.S. Gold, Ubisoft, SEGA |
Produzione | Yoshiki Okamoto |
Design | Akira Nishitani, Akira Yasuda |
Direzione artistica | Akira Yasuda |
Musiche | Manami Matsumae, Yoshihiro Sakaguchi, Yasuaki Fujita, Hiromitsu Takaoka, Yōko Shimomura, Junko Tamiya, Harumi Fujita |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Distribuzione digitale | Xbox Live, PlayStation Network, Virtual Console |
Serie | Final Fight |
Seguito da | Final Fight 2 |
Specifiche arcade | |
Schermo | Orizzontale |
Risoluzione | 384 x 224 |
Periferica di input | Joystick a 8 direzioni con 2 tasti |
Final Fight (ファイナルファイト?, Fainaru Faito) è un videogioco arcade di tipo picchiaduro a scorrimento ideato da Yoshiki Okamoto e sviluppato nel 1989 dalla Capcom[1].
Nato come possibile sequel di Street Fighter (il suo nome doveva essere Street Fighter '89, e Haggar è descritto come campione di esso), ha imboccato una sua strada ben precisa diventando uno dei più celebri picchiaduro a scorrimento, grazie all'innovativo gameplay capace di influenzare tutte le successive produzioni Capcom del genere (Cadillacs and Dinosaurs, Warriors of Fate, Captain Commando, The Punisher...) che hanno avuto sicuramente più successo dei vari sequel di Final Fight.
Final Fight ricevette numerose conversioni per console e computer dell'epoca, nel caso degli home computer occidentali edite dalla U.S. Gold.