Fine della storia

La fine della storia è uno dei concetti-chiave dell'analisi del politologo Francis Fukuyama: secondo questa tesi, il processo di evoluzione sociale, economica e politica dell'umanità avrebbe raggiunto il suo apice alla fine del XX secolo, snodo epocale a partire dal quale si starebbe aprendo una fase finale di conclusione della storia in quanto tale.

Il concetto è sviluppato in modo particolare in un saggio del 1992, The End of History and the Last Man, pubblicato in italiano come La fine della storia e l'ultimo uomo. Il testo di Fukuyama derivava da una sua precedente riflessione formulata nel saggio The End of History?, pubblicato su The National Interest nell'estate 1989 (quindi prima della caduta del muro di Berlino), in risposta all'invito a tenere una lezione sul tema della fine della storia presso la cattedra di filosofia politica all'Università di Chicago.[1]

Nel 2013 un gruppo di psicologi, prendendo spunto dal concetto di Fukuyama, ha coniato l'espressione illusione della fine della storia descrivendo il bias psicologico che porta a illuderci che "la nostra storia personale sia recentemente conclusa, che siamo diventati le persone che eravamo destinati a diventare e lo resteremo per il resto della vita".[2]


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