La fonetica (dal greco φωνή (phōnḗ), "suono" o "voce") è la branca della linguistica relativa alla sostanza dell'espressione (secondo la definizione del linguista Ferdinand de Saussure) che studia la produzione e la percezione di suoni linguistici (foni), e le loro caratteristiche.
Branche della fonetica sono[1]:
- la fonetica articolatoria (o fisiologica), che studia il modo in cui vengono prodotti i suoni, riferendosi agli organi preposti alla fonazione (i quali nel complesso prendono il nome di "apparato fonatorio"), della loro fisiologia, ovvero del processo di fonazione, e dei criteri di classificazione;
- la fonetica acustica, che descrive le caratteristiche fisiche dei suoni linguistici e il modo in cui si propagano nell'aria;
- la fonetica sensitiva, che studia il modo in cui i suoni vengono percepiti dall'apparato uditivo;
- la fonetica sperimentale o strumentale, lo studio della produzione dei suoni linguistici attraverso l'utilizzo di determinati strumenti, come il sonografo.[2]
Con "fonetica" ci si riferisce solitamente alla fonetica articolatoria, in quanto le altre si sono sviluppate in un'epoca più recente e soprattutto la fonetica uditiva necessita ancora di chiarimenti da parte dei linguisti anche per quanto riguarda molte delle attività dell'apparato uditivo, attualmente ancora sconosciute. È importante però fare una distinzione tra fonetica e fonologia. Con quest'ultima facciamo riferimento al livello della linguistica relativo alla forma dell'espressione, ai cosiddetti fonemi, cioè la rappresentazione dei singoli elementi lessicali.
- ^ Raffaele Simone, 2008, cit., p. 93.
- ^ (EN) J. Dreyfus-Graf, Sonograph and sound mechanics (PDF), in The journal of Acoustical Society of America, vol. 22, n. 6, Acoustical Society of America, novembre 1950, pp. 731-739. URL consultato il 21 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2014).