Forza di Coulomb

La forza di Coulomb è repulsiva nel caso le cariche abbiano segno uguale, attrattiva altrimenti

In fisica, la forza di Coulomb, descritta dalla legge di Coulomb, è la forza esercitata da un campo elettrico su una carica elettrica. Si tratta della forza che agisce tra oggetti elettricamente carichi, ed è operativamente definita dal valore dell'interazione tra due cariche elettriche puntiformi e ferme nel vuoto.

Prende il nome dal suo scopritore, il fisico e ingegnere francese Charles Augustin de Coulomb (1736-1806).

Dalla legge di Coulomb si rende visibile come all'interazione elettromagnetica sia associata una forza particolarmente intensa se confrontata con l'interazione gravitazionale: la forza elettrica tra un elettrone e un protone in un atomo d'idrogeno è 1039 volte superiore rispetto alla forza gravitazionale tra le due.[1]

Per facilitare la generazione di cariche elettrostatiche si utilizza solitamente un generatore elettrostatico; tra i più famosi si hanno l'elettroforo perpetuo ed il generatore di Van de Graaff. Lo sfruttamento pratico della forza esercitata tra le cariche elettriche avviene ad esempio con il propulsore ionico e il propulsore ionico elettrostatico, mentre il manifestarsi naturale o indotto di tale forza elettrica è visibile con l'effetto corona o il potere disperdente delle punte (tra cui i fuochi di Sant'Elmo).

  1. ^ AA.VV., 15.4 La legge di Coulomb, in TUTTO - Fisica, 2012ª ed., De Agostini, 31/ott/2012, p. 168, ISBN 978-88-418-6936-9. URL consultato il 19/agosto/2013.

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