Castello di Fronzola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Arezzo |
Comune | Poppi |
Territorio | |
Coordinate | 43°42′16.36″N 11°45′37.03″E |
Altitudine | 556 m s.l.m. |
Abitanti | 5[senza fonte] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 52014 |
Prefisso | 0575 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Fronzola è una frazione del comune di Poppi, in provincia di Arezzo, nella quale vivono attualmente meno di una decina di abitanti.
Il toponimo Fronzola probabilmente deriva da “fronda” (di quercia o di castagno), cioè dalla folta vegetazione che circonda il paese e si stende sulle colline intorno; prevale la quercia, il rovere e, soprattutto tra Fronzola, Ortignano e Quota, si trovano antichi castagneti. Sulla sommità del colle che sovrasta Poppi a mezzogiorno, ad un'altezza di circa 600 metri, si trovano i resti del formidabile castello medioevale e di una muratura più antica, forse di epoca etrusca o romana. Sul versante orientale del colle, sotto le mura del castello, sono stati costruiti i fabbricati che formano il nucleo del borgo risalenti probabilmente al XVI - XVII secolo che hanno mantenuto le loro caratteristiche perché non sono state fatte molte aggiunte e variazioni al progetto originale. Le strette viuzze sono lastricate con pietre poste a coltello, tipiche dei paesi di montagna per non scivolare in caso di neve e di ghiaccio.
In un pianello, sul lato nord rispetto alle rovine del castello, si trova la chiesetta medioevale coeva del castello stesso, abbastanza integra, fornita di un bel campanile a vela con due buche campanarie. Questa chiesa è stata dedicata a San Lorenzo, come l'antica chiesa di Poppi, nel versante sud del colle sotto il castello dei Guidi e la chiesa di Strumi ormai demolita, ed era una delle chiese dipendenti dalla pieve di Buiano che si trova poco lontano, quasi sulla riva dell'Arno, lungo l'antica strada “via casentinensis maior” che percorreva la valle da Capolona - Arezzo verso nord, verso Firenze - Fiesole ed il Mugello, con diramazioni verso la Romagna. Per questa chiesa Francesco Morandini, detto il Poppi, eseguì una perduta tavola con la Madonna col Bambino e Santi, forse della metà degli anni settanta del Cinquecento.[1]