Gaio Sallustio Crispo | |
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Pretore della Repubblica romana | |
Sallustio in un'incisione ottocentesca | |
Nome originale | Gaius Sallustius Crispus |
Nascita | 1º ottobre 86 a.C. Amiternum |
Morte | 13 maggio 34 a.C. Roma |
Consorte | Terenzia[1] |
Figli | Gaio Sallustio Crispo (adottivo) |
Gens | Sallustia |
Questura | 54 a.C. |
Tribunato della plebe | 52 a.C. |
Pretura | 47 a.C. |
Propretura | 46 a.C. in Africa |
«C. Sallustius, rerum Romanarum florentissimus auctor.»
«Gaio Sallustio, illustre autore delle vicende di Roma.»
Gaio Sallustio Crispo (in latino Gaius Sallustius Crispus, AFI: [ˈɡaj.jʊs sal.ˈluːs.tɪ.ʊs ˈkrɪs.pʊs]; nelle epigrafi: C·SALLVSTIVS; Amiternum, 1º ottobre 86 a.C. – Roma, 13 maggio 34 a.C.), più semplicemente noto come Sallustio, è stato uno storico, politico e senatore romano del periodo repubblicano.
Proveniente da una famiglia di stirpe plebea (la gens Sallustia) legata alla nobilitas municipale,[2] compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe e infine senatore della res publica. Dopo esser stato cacciato dal Senato per indegnità morale, partecipò alla guerra civile del 49 a.C. tra Cesare e Pompeo, schierato tra le file cesariane. Dopo la sconfitta di Pompeo, Cesare lo ricompensò per la sua fedeltà conferendogli la pretura, riammettendolo in Senato e nominandolo governatore della provincia dell'Africa Nova. Dopo la fallimentare esperienza di governo e a seguito della morte di Cesare, si ritirò dalla vita politica; in questo momento si diede alla stesura di opere a carattere storico, in particolare le due monografie De Catilinae coniuratione e Bellum Iugurthinum, le prime della storiografia latina, e delle Historiae, un'opera di tipo annalistico.[3]
Grazie a queste importanti opere ottenne un'enorme fama ed è annoverato tra gli storici latini più importanti del I secolo a.C. e di tutta la latinitas.[4]