Galeazzo II Visconti | |
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Ritratto di Galeazzo II di Cristofano dell'Altissimo, anni '50/'60 del XVI secolo, Galleria degli Uffizi | |
Co-Signore di Milano con Matteo II[1] e Bernabò Visconti[2] | |
In carica | 5 ottobre 1354 – 4 agosto 1378 |
Predecessore | Giovanni |
Successore | Bernabò |
Signore di Pavia | |
In carica | 13 novembre 1359 – 4 agosto 1378 |
Successore | Gian Galeazzo Visconti |
Altri titoli | Signore di Alessandria Signore di Alba Signore di Asti Signore di Como Signore di Tortona Signore di Novara Signore di Vercelli Signore di Bobbio (dal 1355) Signore di Piacenza (dal 1355) |
Nascita | Milano, 14 marzo 1320 |
Morte | Pavia, 4 agosto 1378 (58 anni) |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, Pavia |
Dinastia | Visconti |
Padre | Stefano Visconti |
Madre | Valentina Doria |
Consorte | Bianca di Savoia |
Figli | da Malgarola da Lucino: Cesare Beatrice da Bianca di Savoia: |
Religione | Cattolicesimo |
Motto | Souffrir m'estuet in gotisach[3] |
Galeazzo II Visconti (Milano, 14 marzo 1320 – Pavia, 4 agosto 1378) fu Signore di Alessandria, Alba, Asti, Como, Tortona, Novara, Pavia, Vercelli e dal 1355 anche Signore di Bobbio e Piacenza, insieme ai fratelli Matteo II e Bernabò, co-Signore di Milano. Congiuntamente al fratello Bernabò, seppur non di comune accordo, estese i domini della famiglia spianando la strada per il grande "Stato Visconteo" che sarebbe stato definitivamente plasmato da suo figlio Gian Galeazzo Visconti. Fu patrono delle arti e delle lettere e mecenate di Petrarca, da lui invitato a Pavia.