Gallerie dell'Accademia

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Galleria dell'Accademia (disambigua).
Gallerie dell'Accademia
Il portale d'ingresso delle Gallerie
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàVenezia
IndirizzoCampo della Carità, Dorsoduro 1050
Coordinate45°25′52.48″N 12°19′40.73″E
Caratteristiche
TipoPittura, Scultura
Istituzione1807
FondatoriNapoleone Bonaparte
Apertura1817
ProprietàMinistero della cultura
DirettoreGiulio Manieri Elia
Visitatori361 934 (2022)[1]
Sito web

Le Gallerie dell'Accademia di Venezia sono un museo statale italiano. Si trovano nel sestiere di Dorsoduro ai piedi del ponte dell'Accademia, in quello che fino all'inizio del XIX secolo era il vasto complesso formato dalla chiesa di Santa Maria della Carità, dal convento dei Canonici Lateranensi e dalla Scuola Grande di Santa Maria della Carità (l'ingresso è per il portale di quest'ultima). Prendono il nome dall'Accademia di Belle Arti, che le ha aperte nel 1817 e ne ha condiviso la sede fino al 2004.

Raccolgono la migliore collezione di arte veneziana e veneta, soprattutto legata ai dipinti del periodo che va dal XIV al XVIII secolo: tra i maggiori artisti rappresentati figurano Tintoretto, Giambattista Pittoni, Tiziano, Canaletto[2], Giorgione, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Cima da Conegliano e Veronese. Vi si conservano anche altre forme d'arte come sculture e disegni, tra i quali il celeberrimo Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (esposto solo in occasioni particolari).

Sono di proprietà del Ministero della cultura, che dal 2014 le ha annoverate tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.[3]

La Tempesta di Giorgione (1507-1508)
L'Annunciazione, di Giambattista Pittoni (1687-1767)
Uomo vitruviano, disegno di Leonardo da Vinci (1490)
  1. ^ Visitatori e Introiti di Musei Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2022 (PDF), su statistica.beniculturali.it. URL consultato il 26 marzo 2024..
  2. ^ Apertura nuove sale dell'ala palladiana, su Gallerie dell'Accademia di Venezia. URL consultato il 6 marzo 2023.
  3. ^ Cfr. DPCM 29 agosto 2014, n. 171.

Developed by StudentB