Gela comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Libero consorzio comunale | Caltanissetta |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Terenziano Di Stefano (indipendente di centro-sinistra) dal 24-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 37°04′N 14°15′E |
Altitudine | 46 m s.l.m. |
Superficie | 279,07 km² |
Abitanti | 70 460[1] (31-7-2024) |
Densità | 252,48 ab./km² |
Frazioni | Manfria |
Comuni confinanti | Butera, Mazzarino, Niscemi, Acate (RG), Caltagirone (CT) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 93012 |
Prefisso | 0933 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 085007 |
Cod. catastale | D960 |
Targa | CL |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona B, 822 GG[3] |
Nome abitanti | gelesi (in siciliano: gilisi) |
Patrono | Maria SS. dell'Alemanna |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gela nel libero consorzio comunale di Caltanissetta | |
Sito istituzionale | |
Gela (AFI: /ˈʤɛla/[4]; Terranova di Sicilia fino al 1927[5]) è un comune italiano di 70 460 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia.
Fondata dai greci intorno al 689-688 a.C. con il nome di Γέλα, è stata tra le polis siceliote più importanti e raggiunse il massimo splendore nel V secolo a.C. sotto il tiranno Ippocrate, che la ricoprì di edifici sacri e la rese la maggiore città-stato siceliota.[6] Dopo essere distrutta dai cartaginesi, la città venne ricostruita da Timoleonte e protetta da una spessa cinta di fortificazioni.
In epoca medievale fu ricostruita da Federico II di Svevia con il nome di Eraclea. Successivamente prese il nome di Terranova, che mantenne sino al 1927, quando fu restituita del toponimo originale.[7]
In antichità venne scelta come città per ospitare il congresso della pace del 424 a.C. e ospitò personaggi importanti come il tragediografo Eschilo, che decise di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita. Nello scorso secolo, il 10 luglio 1943, fu la prima città d'Europa ad essere liberata dal nazifascismo.[8]