La geografia dell'Italia descrive la geografia fisica della Repubblica Italiana, che pur occupando la gran parte della regione geografica italiana, non si identifica esattamente con essa, dato che i confini dell'area fisica italiana e quelli dello Stato italiano non coincidono ovunque.
Geograficamente l'Italia è suddivisa in tre parti[1]: l'Italia continentale, tra le Alpi e l'istmo La Spezia-Rimini, l'Italia peninsulare, che si estende a sud di tale istmo[2] allungandosi nel Mediterraneo da nord-ovest a sud-est, e l'Italia insulare, che comprende le due maggiori isole del Mediterraneo, la Sardegna e la Sicilia.
Il concetto di Italia continentale coincide grossomodo con quello di Italia settentrionale, mentre l'Italia peninsulare comprende sia l'Italia centrale, sia l'Italia meridionale. Il concetto di Italia insulare, se inteso in senso politico e statistico, si riferisce al territorio delle due regioni Sicilia e Sardegna[3].
In corrispondenza dell'isola di Pantelleria, si ha la minima distanza dall'Africa, circa 70,54 chilometri.[4] Due delle isole Pelagie, Lampedusa e Lampione, appartengono geograficamente al continente africano.
I confini politici attuali si estendono complessivamente per 1800 chilometri[5] confinando ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria e ad est con la Slovenia; i microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi interamente comprese nel suo territorio, mentre il comune di Campione d'Italia costituisce una exclave situata nella regione italofona del Canton Ticino in Svizzera.