George Clinton | |
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4º Vicepresidente degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 4 marzo 1805 – 20 aprile 1812 |
Presidente | Thomas Jefferson James Madison |
Predecessore | Aaron Burr |
Successore | Elbridge Gerry |
1º e 3º Governatore di New York | |
Durata mandato | 30 luglio 1777 – 30 giugno 1795 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | John Jay |
Durata mandato | 1º luglio 1801 – 30 giugno 1804 |
Predecessore | John Jay |
Successore | Morgan Lewis |
Dati generali | |
Partito politico | Democratico-Repubblicano |
Firma |
George Clinton (New Windsor, 26 luglio 1739[1] – Washington, 20 aprile 1812) è stato un militare e politico statunitense, considerato uno dei padri fondatori degli Stati Uniti.
Importante esponente del Partito Democratico-Repubblicano, Clinton fu il quarto vicepresidente degli Stati Uniti d'America dal 1805 fino alla sua morte, nel 1812. Fu anche il primo governatore dello Stato di New York, dal 1777 al 1795. In seguito, ricoprì nuovamente la carica dal 1801 al 1804. Insieme a John C. Calhoun, è uno dei due vicepresidenti a svolgere il mandato con due diversi presidenti.
Clinton prestò servizio nella guerra franco-indiana, raggiungendo il grado di tenente della milizia coloniale. Iniziò la pratica legale dopo la guerra e servì come procuratore distrettuale per la città di New York. Divenne quindi il primo governatore dello Stato di New York nel 1777, rimanendo in carica fino al 1795. Clinton sostenne la causa dell'indipendenza durante la guerra d'indipendenza americana e servì nell'Esercito continentale, nonostante la sua posizione di governatore. Durante e dopo la guerra, Clinton fu uno dei principali oppositori dell'ingresso del Vermont nell'Unione a causa delle controversie sulle rivendicazioni territoriali.
Clinton si oppose alla ratifica della Costituzione degli Stati Uniti d'America, divenendo un eminente antifederalista sostenendo l'aggiunta del cosiddetto Bill of Rights degli Stati Uniti (cioè i primi dieci emendamenti della Costituzione). All'inizio degli anni 1790, emerse come leader del nascente Partito Democratico-Repubblicano venendo candidato nelle elezioni presidenziali del 1792. Clinton con 50 voti elettorali si piazzò terzo, dietro il presidente George Washington, rieletto all'unaninimità, e al vicepresidente uscente John Adams, che ottenne così la rielezione grazie a 77 grandi elettori[2]. Nel 1795, Clinton non cercò la rielezione a Governatore di New York, ma venne nuovamente eletto nel 1801, rimanendo in carica fino al 1804. Il suo è stato il mandato a governatore più lungo della storia degli Stati Uniti fino al 2015, quando Terry Branstad ha superato il suo record.
Clinton è stato nuovamente scelto come candidato alla vicepresidenza dal Partito Democratico-Repubblicano nelle elezioni del 1804, quando il presidente Thomas Jefferson ruppe i rapporti con il vicepresidente uscente Aaron Burr. In seguito, Clinton cercò la nomina presidenziale del suo partito nelle elezioni del 1808, ma il caucus nominò James Madison. Nonostante la sua opposizione a Madison, Clinton venne comunque rieletto vicepresidente e tale rimase fino alla sua morte nel 1812, lasciando così vacante, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la carica di vicepresidente. Il nipote di Clinton, DeWitt Clinton, proseguì l'azione politica della sua famiglia a New York dopo la morte dello zio, prima come sindaco della città e poi come governatore dello Stato.