Giacomo Matteotti

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Giacomo Matteotti

Segretario generale del Partito Socialista Unitario
Durata mandato8 ottobre 1922 –
10 giugno 1924
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreCarlo Rosselli
Giuseppe Saragat
Claudio Treves

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato1º dicembre 1919 –
10 giugno 1924
LegislaturaXXV, XXVI, XXVII
Gruppo
parlamentare
Socialista
CircoscrizioneVeneto (XXVI)
CollegioFerrara (XXV), Padova (XXVI)
Sito istituzionale

Sindaco di Villamarzana
Durata mandato3 ottobre 1912 –
10 agosto 1914

Dati generali
Partito politicoPSI (1904-1922)
PSU (1922-1924)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Bologna e Liceo Celio-Roccati
ProfessionePubblicista
FirmaFirma di Giacomo Matteotti

Giacomo Lauro Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885Roma, 10 giugno 1924[N 1]) è stato un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano al Congresso di Roma dell'ottobre 1922.

Fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, a causa delle sue denunce delle illegalità commesse dalla nascente dittatura di Benito Mussolini[1]. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo l'omicidio, il 16 agosto 1924.

Nel discorso del 3 gennaio 1925 di fronte alla Camera dei deputati, Benito Mussolini si assunse pubblicamente la «responsabilità politica, morale e storica» del clima nel quale l'assassinio si era verificato. A tale discorso fece seguito, nel giro di due anni, l'approvazione delle cosiddette leggi fascistissime e la decadenza dei deputati che avevano partecipato alla secessione dell'Aventino come protesta per il delitto Matteotti.


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  1. ^ G. Matteotti, Un anno di dominazione fascista, Roma, Tip. italiana, 1923.. Copia del volume (PDF), su Casa Museo Giacomo Matteotti. URL consultato il 5 febbraio 2024.

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