Gioacchino Cutinelli-Rendina | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 16 maggio 1872 – 2 novembre 1885 |
Legislatura | dalla XI (nomina 15 novembre 1871) alla XV |
Tipo nomina | Categoria: 21 |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 24 maggio 1863[1] – 7 settembre 1865 |
Legislatura | VIII |
Gruppo parlamentare | Liberale |
Collegio | Matera |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Marchese |
Professione | Industriale-agricoltore |
Gioacchino Cutinelli-Rendina (Napoli, 17 marzo 1829 – Campomaggiore, 2 novembre 1885) è stato un politico italiano. Studioso e letterato, negli anni giovanili viaggiò per l'Europa e fu di sentimenti liberali. Raggiunse Garibaldi a Palermo nel 1860 e partecipò ai coevi moti insurrezionali lucani. Fu quindi commissario del governo prodittatoriale a Potenza. Nel 1864 fu eletto deputato al parlamento di Torino, dove votò per l'abolizione della pena di morte. A soli 42 anni, nel 1871, fu nominato senatore del Regno.