Giochi della I Olimpiade

Voce principale: Giochi olimpici estivi.
Giochi della I Olimpiade
Città ospitanteAtene, Grecia
Paesi partecipanti14[1] (vedi sotto)
Atleti partecipanti241[2]
(241 Uomini - 0 Donne)
Competizioni43 in 9 sport
Cerimonia apertura6 aprile 1896
Cerimonia chiusura15 aprile 1896
Aperti daGiorgio I di Grecia
StadioStadio Panathinaiko
Medagliere
Nazione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti117220
Bandiera della Grecia Grecia10181947
Bandiera della Germania Germania652 13
Cronologia dei Giochi olimpici
Giochi precedentiGiochi successivi
- Parigi 1900

I Giochi della I Olimpiade (in greco Αγώνες της 1ης Ολυμπιάδας?, Agónes tis 1is Olympiádas) furono i primi Giochi olimpici dell'era moderna.[3] Voluti dal barone Pierre de Coubertin e ufficializzati durante il primo congresso olimpico, durante il quale nacque anche il Comitato Olimpico Internazionale, si tennero ad Atene, capitale della Grecia, dal 6 al 15 aprile 1896.[4]

Alle 43 competizioni, riguardanti nove diverse discipline sportive, parteciparono 241 atleti, provenienti da quattordici diverse nazioni.[2] I vincitori delle gare ricevettero una medaglia d'argento, mentre i secondi classificati furono premiati con una medaglia di rame; retroattivamente poi il CIO assegnò le tre odierne medaglie olimpiche. Gli Stati Uniti d'America ottennero il primo posto nel medagliere con 11 vittorie, mentre la Grecia ottenne il maggior numero di medaglie in totale, 47. L'atleta più titolato fu il lottatore e ginnasta tedesco Carl Schuhmann, che vinse quattro gare, mentre Hermann Weingärtner conquistò il maggior numero di premi, sei.[5] Uno dei più iconici momenti della manifestazione fu la vittoria di Spiridon Louis nella maratona, con l'arrivo allo stadio Panathinaiko, il primo grande impianto della storia contemporanea, che ospitò anche le cerimonie di apertura e di chiusura della manifestazione,[6] di fronte a 100 000 spettatori.

Nonostante i molti ostacoli organizzativi e lo scarso livello tecnico della manifestazione, dovuto all'esclusione degli sportivi professionisti, i Giochi della I Olimpiade furono un enorme successo e, per l'epoca, il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato, per merito soprattutto dell'entusiasmo espresso dagli spettatori greci.[7] Con l'esclusione dei Giochi olimpici intermedi del 1906, considerati non ufficiali dal CIO,[8] i Giochi non tornarono in Grecia fino al 2004, quando si disputarono i Giochi della XXVIII Olimpiade.[9]

  1. ^ (EN) Athens 1896, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale. URL consultato il 14 agosto 2021. Il dato tuttavia è aperto a interpretazioni e, in generale, dovrebbe essere compreso tra le dieci e le quindici nazioni. L'incertezza deriva, fra l'altro, dal fatto che gli atleti gareggiarono perlopiù in rappresentanza delle proprie società di appartenenza e non del proprio Paese d'origine. I confini di questi ultimi erano, inoltre, diversi da quelli attuali.
  2. ^ a b (EN) Athens 1896, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale. URL consultato il 14 agosto 2021. Mallon e Widlund calcolarono 245 atleti, mentre De Wael 246.
  3. ^ La data è considerata usando il calendario gregoriano. A quei tempi in Grecia era invece in uso il calendario giuliano e, di conseguenza, la data di inizio viene riportata anche come 25 marzo.
  4. ^ De Coubertin, 1897, p. 33.
  5. ^ Findling, 2004, p. 78.
  6. ^ Young, 1996, p. 153.
  7. ^ Mallon, 1998, p. 53.
  8. ^ La questione fu sollevata dall'ungherese Ferenc Mező a margine della 41ª sessione del CIO del 1948 a Londra, dove venne decisa la creazione di una Commissione ad hoc. L'organo, guidato dal futuro Presidente del CIO Avery Brundage, decise per il non riconoscimento del carattere di ufficialità dell'evento, paventando il rischio di un "precedente pericoloso". La decisione venne ratificata durante la 42ª sessione del CIO del 1949 a Roma. (EN) Alan Bairner, The Politics of the Olympics, Taylor & Francis, 2010, ISBN 1136963022.
  9. ^ (EN) Athens 2004, su Olympics.com. URL consultato il 14 agosto 2021.

Developed by StudentB