Giordano Bruno

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Ritratto di Giordano Bruno, pubblicato la prima volta nel 1824,[1] basato su un presunto ritratto a incisione, anonimo, del 1715[2], secondo alcuni riproduzione, a sua volta, di un ritratto realizzato durante la sua vita (ca. 1578), oggi andato perduto[3][4]

Giordano Bruno, alla nascita Filippo Bruno (Nola, 1548Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e predicatore italiano vissuto nel XVI secolo.

Il suo pensiero, eclettico, inquadrabile filosoficamente nella schiera del naturalismo rinascimentale, nasceva dall'originale commistione di diverse discipline teoretiche e tradizioni filosofiche – materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica e assunti ebraico-cabalistici –, improntato su un'unica idea: l'infinito, inteso come un universo infinito e composto da infiniti mondi, realizzato da un Dio altrettanto infinito, da amare infinitamente. Per le sue teorie, giudicate eretiche dal tribunale dell'Inquisizione dello Stato Pontificio, fu condannato e bruciato sul rogo a Roma il 17 febbraio 1600.

  1. ^ Si tratta di un'incisione settecentesca dall'opera di T. A. Rixner e T. Siber, Leben und Lehrmeinungenberühmter Physiker.
  2. ^ Nicolaus Hieronymus Gundling, Neue Bibliothec, oder Nachricht und Urtheile von Neuen Büchern (Frankfurt and Leipzig, 1715) 622, fig. 38: File:Earlierbruno.jpg.
  3. ^ Edward A. Gosselin, A Dominican Head in Layman's Garb? A Correction to the Scientific Iconography of Giordano Bruno, in The Sixteenth Century Journal, Vol. 27, No. 3 (Autumn, 1996), p. 674.
  4. ^ Virgilio Salvestrini, Bibliografia di Giordano Bruno, Firenze, 1958.

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