Giulio Germanico (incrociatore)

Giulio Germanico
poi San Marco (D 563)
Descrizione generale
TipoIncrociatore leggero
ClasseCapitani Romani
ProprietàRegia Marina
Marina Militare
Ordine1938
CostruttoriNavalmeccanica
CantiereCastellamare di Stabia
Impostazione3 aprile 1939
Varo26 luglio 1941
Completamento19 gennaio 1956
IntitolazioneGermanico Giulio Cesare
San Marco
Radiazione1971
Destino finaleAffondato dai tedeschi il 28 settembre 1943, recuperato nel 1947, ridenominato San Marco e reimmesso in servizio nel 1955
Caratteristiche generali
Dislocamento3745 t
5334 t (pieno carico)
Lunghezza142,2 m
Larghezza14,4 m
Pescaggio4,9 m
Propulsione4 caldaie Thornycroft e 4 turbine a ingranaggi a vapore Belluzzo; 2 alberi motore con elica (110 000 cavalli vapore all'albero di trasmissione (82 000 kW)
Velocità41 nodi (75,93 km/h)
Autonomia5 352 miglia a 18 nodi (9 912 km a 33,34 km/h)
Equipaggio418
Armamento
Artiglieria
Siluri8 tubi lanciasiluri da 533 mm
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio
Fonti citate nel corpo del testo
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Il Giulio Germanico è stato un incrociatore leggero della Regia Marina, quarta unità appartenente alla classe Capitani Romani. Varato nel luglio 1941, si trovava ancora nel cantiere navale di Castellammare di Stabia alla proclamazione dell'armistizio: il comandante, capitano di corvetta Domenico Baffigo, coordinò la difesa degli stabilimenti dall'attacco tedesco ma fu infine ucciso. L'incrociatore fu fatto affondare quindi dai tedeschi il 28 settembre, quando dovettero ripiegare.

Il Giulio Germanico fu rimesso a galla dopo la fine della seconda guerra mondiale e, riconvertito in conduttore di flottiglia, operò nella rinata Marina Militare come San Marco (distintivo ottico D 563) sino al disarmo avvenuto nel 1970.


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