Giulio Masnada

Giulio Bonaventura Masnada (Alzano Lombardo, 6 novembre 1852Bergamo, 28 novembre 1926) è stato un ebanista e intarsiatore italiano.

Nato in una famiglia di falegnami[1]Giulio Masnada divenne un abile intagliatore di legni con cui realizzava quadri ad intarsio.

Caratteristica delle sue tarsie era l'uso contemporaneo di svariate tipologie di legno accostando le quali otteneva vivaci effetti di colore e di composizione.
L'effetto pittorico era reso ancora più efficace dal fatto che i suoi quadri lignei, composti da un elevato numero di piccoli pezzi, erano arricchiti con tecniche pirografiche, con l'aggiunta di colori e talvolta con l'inserimento di elementi in avorio, madreperla, rame.
Spesso, accanto alla sua firma, era solito indicare il numero di pezzi (talvolta centinaia) con cui aveva realizzato la tarsia.

Dopo il 1903 prese a firmare i suoi lavori con la sigla F.T. dal nomignolo di Fratopolino che dai suoi concittadini gli era stato dato per la sua minuscola corporatura[2].

Masnada aveva una propria bottega d'arte in Bergamo Alta[3], a motivo della sua abilità, fu sempre molto richiesto dalla clientela bergamasca anche se non coltivò mai particolari ambizioni di successo economico distinguendosi anzi per un originale stile di vita scapigliato.

  1. ^ Risulta attivo per la prima volta il 31 dicembre 1876, insieme al padre Giuseppe, presso la basilica di san Martino ad Alzano lombardo per alcuni restauri agli arredi lignei della Terza Sacrestia e della cappella del Rosario opera degli intarsiatori Caniana.
  2. ^ Il particolare è utile al fine della datazione delle sue opere successive. In precedenza era solito firmare Giulio Masnaga per esteso, talvolta Julius Masnaga o anche con le sole iniziali G.M.
  3. ^ In Città Alta aveva aperto una prima bottega in via Porta Dipinta, 6 e successivamente in via san Lorenzo, 31.

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