Giunzione Josephson

Una giunzione Josephson reale: la linea orizzontale è il primo elettrodo, mentre la linea verticale è il secondo elettrodo; il quadrato che li separa è un isolante che ha al centro, dove si incrociano i due elettrodi, una piccola apertura attraverso cui si ha la vera e propria giunzione Josephson

La giunzione Josephson è composta da due strisce di superconduttori separate da un dielettrico. Alla base del funzionamento della giunzione Josephson vi è il fenomeno fisico dell'effetto tunnel della coppia di Cooper attraverso lo strato di isolante.

L'effetto Josephson è stato teorizzato e poi verificato sperimentalmente all'inizio degli anni sessanta e lega alla frequenza di una radiazione elettromagnetica la caduta di potenziale che ha luogo nella giunzione tra due metalli in particolari condizioni di lavoro.

La giunzione Josephson prende il nome da Brian D. Josephson che nel 1962 predisse l'effetto [1]. Le prime giunzioni Josephson furono realizzate un anno dopo da Philip Warren Anderson e John Martin Rowell[2].

  1. ^ B. D. Josephson. Phys. Lett. 1962; 1 251.
  2. ^ P.W. Anderson e J. M. Rowell Phys. Rev. Lett. 1963; 10 230.

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