Il glissando o glissato (dal franceseglisser, "slittare, scivolare")[1][2] consiste nell'innalzamento o nell'abbassamento costante e progressivo dell'altezza di un suono, ottenuto a seconda dei vari strumenti in diversa maniera. È sinonimo più utilizzato di "strisciando".[3]
Il glissando propriamente detto è quello che può essere prodotto dalla voce umana (in tal caso spesso si utilizza il termine portamento)[4][5] oppure da strumenti come il violino (in questo caso si esegue una sorta di portamento strisciando il dito sulla corda)[6], il trombone e tutti gli strumenti in cui è possibile far avvenire la transizione tra le note senza soluzione di continuità, in modo che non si percepiscano singolarmente i cambi di nota[3].
Spesso, però, il termine glissando si applica anche ad alcuni effetti che vi si avvicinano (con una serie di suoni ravvicinati ma discreti anziché continui), come quelli ottenibili con gli strumenti a tastiera, con la maggior parte degli ottoni, con l'arpa e con i cordofoni a tasto.
^glissare, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 dicembre 2022.
^(FR) Glisser, su larousse.fr, Dizionario Larousse. URL consultato il 2 dicembre 2009.
^abstrisciando, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 dicembre 2022.
^Portamento e glissando, pur eseguendosi nello stesso modo, ricercano due effetti opposti: il primo è un semplice collegamento più o meno rapido fra due note assimilabile a un abbellimento, mentre il secondo mette in evidenza proprio il passaggio cromatico fra i due estremi.
^La strisciata, o l'atto dello strisciare sono una «maniera particolare che si usa in ispecie negli strumenti ad arco, scorrendo sulla tastiera con il medesimo dito da un suono all'altro». Lichtental