In astronomia, un globulo di Bok è una nube scura formata da gas e polveri molto dense, in cui sta avvenendo il processo della formazione stellare. I globuli di Bok si trovano nelle regioni H II, visibili come nubi nere sullo sfondo luminoso. Un tipico globulo di Bok ha una massa compresa tra 10 e 50 volte quella del Sole e ha un diametro di un anno luce circa.[1] Contiene per lo più idrogeno molecolare (H2), più ossidi di carbonio ed elio, e un 1% (in massa) di polveri di silicati. I globuli di Bok finiscono in genere per produrre stelle doppie o multiple.[2]
I globuli di Bok furono osservati per la prima volta dall'astronomo Bart Bok negli anni quaranta. In un articolo pubblicato nel 1947, Bok ed E.F. Reilly ipotizzarono che queste nubi fossero i "bozzoli" in cui il collasso gravitazionale stava formando nuove stelle e ammassi stellari.[3] Questa ipotesi era difficile da verificare con gli strumenti del tempo, perché un globulo di Bok è una nube che assorbe quasi tutta la luce visibile che passa attraverso di essa, e il suo interno è quindi invisibile. Osservazioni infrarosse condotte nel 1990 confermarono che all'interno dei globuli di Bok avviene la formazione stellare.[4] Altre osservazioni hanno rivelato che alcuni globuli di Bok contengono sorgenti calde al loro interno,[1] alcuni degli oggetti di Herbig-Haro,[5] e altri mostrano getti di gas molecolare,[6] tutti fenomeni legati alla formazione stellare. Osservazioni di linee di emissione in banda millimetrica hanno dato indizi consistenti con la caduta di materia su protostelle all'interno dei globuli.[7]