Governatore generale dell'India

Governatore generale dell'India
Chakravarthi Rajagopalachari, ultimo detentore della carica
Stato India
TipoViceré dell'impero britannico
Istituito20 ottobre 1774
Soppresso26 gennaio 1950
Nominato daCompagnia britannica delle Indie orientali, imperatore delle Indie e King of India
SedeRashtrapati Bhavan, Nuova Delhi

Il governatore generale d'India (o, dal 1858 al 1947, viceré e governatore generale d'India) era il capo dell'amministrazione britannica in India e successivamente, dopo l'indipendenza indiana del 1947, fu rappresentante del monarca e de facto capo di stato. L'incarico di governatore generale venne creato nel 1773 col titolo di "governatore generale della Presidenza di Fort William", in quanto gli ufficiali preposti a questa carica avevano il controllo diretto su Fort William, ma venivano supervisionato da ufficiali della compagnia britannica delle Indie orientali. La completa autorità sull'India britannica venne garantita nel 1833 e come tale tali ufficiali divennero noti col nome di governatore generale d'India.

Nel 1858 i territori della Compagnia delle Indie Orientali britannica passarono sotto il diretto controllo della corona britannica. Il governatore generale si trovava a capo del governo centrale indiano che amministrava le province britanniche indiane tra cui il Punjab, il Bengala, Bombay, Madras, e le Province Unite.[1] Ad ogni modo, gran parte dell'India non era governata direttamente dalla corona britannica: al di fuori delle province propriamente inglesi vi era una miriade di stati principeschi con sovrani autonomi le cui relazioni non erano tenute col governo britannico in India, ma direttamente col re d'Inghilterra come Imperatore d'India. Per riflettere il ruolo del governatore generale ed indicarlo come rappresentante del monarca presso gli stati principeschi, dal 1858 i governatori generali adottarono il nome ufficiale di viceré e governatore generale d'India (abbreviato in viceré d'India).

Il titolo di viceré venne abbandonato ufficialmente quando l'India ed il Pakistan ottennero la loro indipendenza dal Regno Unito nel 1947, ma l'incarico di governatore generale continuò a esistere sino alla proclamazione della nuova costituzione nel 1950.

Sino al 1858 il governatore generale veniva prescelto tra i direttori della Compagnia delle Indie orientali britannica. Successivamente a quella data esso venne prescelto unicamente dal sovrano inglese su indicazione del governo britannico; il Segretario di Stato per l'India, membro del gabinetto di governo del Regno Unito, era responsabile della guida del nuovo candidato nell'esercizio dei propri poteri; era la carica più prestigiosa nell'apparato amministrativo dell'Impero britannico. Dopo il 1947 il Sovrano continuò a nominare personalmente i governatori generali, ma su consiglio del nuovo governo indiano.

I governatori generali detenevano l'incarico per cinque anni, ma potevano essere rimossi prima della scadenza del termine. Al termine stabilito, veniva creato un governo provvisorio con la carica di reggere lo Stato sino alla nomina del nuovo governatore generale. Solitamente i governatori generali provvisori venivano scelti tra i governatori provinciali.

  1. ^ Il termine British India è sovente utilizzato in maniera errata per indicare l'Impero indiano britannico, che però venne solo successivamente e includeva anche gli stati principeschi nativi.

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