Governo Draghi | |
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Foto ufficiale scattata dopo la cerimonia di giuramento al Palazzo del Quirinale | |
Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Mario Draghi (Indipendente) |
Coalizione | M5S, LSP, PD, FI,[1] IpF[2] IV, Art.1, +Eu, NcI, CD con l'appoggio esterno di: Az,[3] C!/IaC, CI, PSI, UdC, PATT, SVP, CpE, RI, NPSI, èV, PeC, SF, Mod, PP, PSd'Az, nDC, MAIE, USEI |
Legislatura | XVIII legislatura |
Giuramento | 13 febbraio 2021 |
Dimissioni | 21 luglio 2022 |
Governo successivo | Meloni 22 ottobre 2022 |
Il governo Draghi è stato il sessantasettesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo e ultimo della XVIII legislatura.
È rimasto in carica dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022, per un totale di 616 giorni, ovvero 1 anno, 8 mesi e 9 giorni.
Data la larga maggioranza che lo ha sostenuto, corrispondente alla quasi totalità dell'emiciclo parlamentare, e visto il particolare periodo storico in cui è nato, assume le caratteristiche di un governo di unità nazionale.[4]
Dopo le dimissioni del governo Conte II, avvenute il 26 gennaio 2021, e al termine di un giro di consultazioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico un mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una solida maggioranza tra M5S, PD, LeU, IV e EU-MAIE-CD,[5] che ha avuto esito negativo.[6]
Il 3 febbraio il Presidente della Repubblica ha allora convocato al Quirinale Mario Draghi per conferirgli l'incarico di formare un nuovo governo.[7]
Draghi ha accettato l'incarico con riserva, poi sciolta il 12 febbraio,[8] dopo due giri di consultazioni con tutte le forze politiche e colloqui con le parti sociali. Il 13 febbraio 2021 l'esecutivo ha prestato giuramento, entrando ufficialmente in carica.[9]
Il governo ha ottenuto la fiducia al Senato il 17 febbraio 2021 con 262 voti favorevoli, 40 contrari e 2 astenuti.[10] Il giorno seguente ha ottenuto la fiducia anche alla Camera con 535 voti favorevoli, 56 contrari e 5 astenuti.[11]
Nel luglio 2022 una crisi di governo, suscitata dall'astensione del Movimento 5 Stelle e dall'uscita dall'aula di Lega e Forza Italia durante un voto di fiducia, ha portato alle dimissioni dell'esecutivo, accolte dal Presidente della Repubblica il 21 luglio. A seguito delle dimissioni del governo, il Presidente della Repubblica ha disposto lo scioglimento anticipato delle Camere, e indetto le elezioni politiche del 25 settembre 2022.
Il governo è rimasto in carica per il solo disbrigo degli affari correnti fino al 22 ottobre, giorno in cui ha prestato giuramento il Governo Meloni, il primo della XIX legislatura.[12]
È stato il governo retto da un indipendente più lungo nella storia repubblicana.[13]