Grammatica

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La grammatica è quel complesso di regole necessarie per formare frasi, sintagmi e parole di una determinata lingua. Il termine si riferisce anche allo studio di dette regole.

Chiunque parli un idioma sin dalla primissima infanzia ne ha interiorizzato spontaneamente le regole, e non in seguito ad uno studio consapevole. In questa prospettiva, la grammatica è intesa come l'informazione cognitiva acquisita naturalmente e che è alla base della produzione linguistica[1].

Tradizionalmente, la grammatica viene suddivisa in fonologia (quali sono i suoni che compongono le parole), ortografia (come si scrivono le parole), morfologia (come si forma il plurale dei nomi, come si coniugano i verbi, come si formano parole nuove...) e sintassi (come le parole si combinano in frasi e come le frasi si combinano tra loro)[2].

Allegoria della grammatica nella Sala delle Arti liberali e dei Pianeti, ad opera di Gentile da Fabriano (1412, Palazzo Trinci a Foligno)

L'ortografia, in particolare, è la parte della grammatica che studia l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua[3], anche se alcuni linguisti non concordano con tale definizione[4].

I manuali che si definiscono "grammatiche" trattano la fonetica, l'ortografia, l'analisi grammaticale, l'analisi logica, l'analisi del periodo e la sintassi[5] di una lingua.

  1. ^ * Maria Montessori, Psicogrammatica, a cura di Clara Tornar e Grazia Honegger Fresco, FrancoAngeli editore, ISBN 9788891741080;
  2. ^ Enciclopedia Treccani, voce Grammatica
  3. ^ Enciclopedia Treccani, voce Ortografia
  4. ^ Beccaria 2004, s.v. grammatica.
  5. ^ Genetti 2014,  p. 20.

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