La grammatica è quel complesso di regole necessarie per formare frasi, sintagmi e parole di una determinata lingua. Il termine si riferisce anche allo studio di dette regole.
Chiunque parli un idioma sin dalla primissima infanzia ne ha interiorizzato spontaneamente le regole, e non in seguito ad uno studio consapevole. In questa prospettiva, la grammatica è intesa come l'informazione cognitiva acquisita naturalmente e che è alla base della produzione linguistica[1].
Tradizionalmente, la grammatica viene suddivisa in fonologia (quali sono i suoni che compongono le parole), ortografia (come si scrivono le parole), morfologia (come si forma il plurale dei nomi, come si coniugano i verbi, come si formano parole nuove...) e sintassi (come le parole si combinano in frasi e come le frasi si combinano tra loro)[2].
L'ortografia, in particolare, è la parte della grammatica che studia l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua[3], anche se alcuni linguisti non concordano con tale definizione[4].
I manuali che si definiscono "grammatiche" trattano la fonetica, l'ortografia, l'analisi grammaticale, l'analisi logica, l'analisi del periodo e la sintassi[5] di una lingua.