Gruppo volontario sovietico in Cina | |
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Il monumento a Wuhan dedicato ai piloti sovietici caduti in azione in Cina | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1937-1941 |
Nazione | Unione Sovietica |
Servizio | Zhōnghuá Mínguó Kōngjūn |
Tipo | Gruppo aereo volontario |
Dimensione | circa 2.000 piloti |
Battaglie/guerre | Seconda guerra sino-giapponese |
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Il Gruppo volontario sovietico in Cina (in russo Советские добровольцы в Китае, Sovetskie dobrovol’cy v Kitae) fu un corpo di piloti militari volontari inviato nel 1937 dall'Unione Sovietica a combattere in favore della Repubblica di Cina, duramente impegnata negli scontri della seconda guerra sino-giapponese.
Uniti dal comune interesse a contrastare l'espansionismo dell'Impero giapponese nell'Asia continentale, i sovietici e i nazionalisti cinesi del Kuomintang misero da parte le profonde differenze ideologiche e stabilirono una cooperazione militare: in particolare, i sovietici decisero di rifornire (sotto il nome in codice di "operazione Zet") i cinesi di armamenti moderni (in particolare aerei da combattimento) e di consiglieri militari e specialisti tecnici, oltre che inviare in Cina un corpo di piloti volontari per combattere al fianco dei cinesi. L'aiuto sovietico si dimostrò importante per sostenere le truppe cinesi nei loro pesanti scontri con i giapponesi, pur non potendo più di tanto arginare lo strapotere delle forze nipponiche; dopo la stipula del patto nippo-sovietico di non aggressione nell'aprile 1941, e il conseguente calo della tensione militare tra Unione Sovietica e Giappone, l'operazione Zet venne conclusa e gli specialisti sovietici richiamati dalla Cina.