Guerra civile dello Yemen (2014)

Guerra civile in Yemen
parte dell'Inverno arabo e della crisi dello Yemen
Situazione militare nell'ottobre 2022.


     Controllato dagli Huthi del Consiglio politico supremo


     Controllato dal Consiglio Direttivo Presidenziale


     Controllato da al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP) e Ansar al-Shari'a


     Controllato dal Consiglio di Transizione del Sud

Data16 settembre 2014 - in corso
(10 anni e 70 giorni)
LuogoYemen, con sconfinamenti in Arabia Saudita meridionale
Casus belliRivolta yemenita
Esitoin corso
Schieramenti
Consiglio politico supremo

Movimento Ahrar al-Najran[1]


Supporto da:
Iran (bandiera) Iran
Hezbollah[2]
Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord
Yemen (bandiera) Consiglio Direttivo Presidenziale

Coalizione a guida saudita:[3] Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Kuwait (bandiera) Kuwait
Qatar (bandiera) Qatar (fino al 2017)
Bahrein (bandiera) Bahrein
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Giordania (bandiera) Giordania
Egitto (bandiera) Egitto (fino al 2016)
Marocco (bandiera) Marocco
(fino al 2019)
Senegal (bandiera) Senegal
Sudan (bandiera) Sudan


Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Turchia (bandiera) Turchia
Francia (bandiera) Francia
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Canada (bandiera) Canada


Yemen del Sud (bandiera) Movimento per lo Yemen del Sud:

Supporto da:

Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti[10][11]
Al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP)
Ansar al-Shari'a

Supporto da:

Stato Islamico (ISIS)
Comandanti
Perdite
7.400–16.200 morti in Yemen[12][13][14]
(4.125–10.000 civili)[14][15]
500 morti in Arabia Saudita[16]
40.000 feriti[12]
3.154.572 sfollati[17]
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra civile dello Yemen del 2014 è un conflitto in corso cominciato il 16 settembre 2014 tra le fazioni che dichiarano di costituire il legittimo governo dello Yemen, insieme ai loro alleati[18].

Le forze degli Huthi, che controllano la capitale Sana'a e sono alleate con le forze fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, si sono scontrate con le forze leali al governo di Abd Rabbuh Mansur Hadi, con sede ad Aden.

Anche al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP) e gli affiliati yemeniti dello Stato Islamico (ISIS) hanno eseguito attacchi, ed AQAP controlla porzioni di territorio nella parte centrale del Paese e lungo la costa[19].

Il 19 marzo 2015, dopo aver preso il controllo della capitale Sana'a nel settembre 2014 e aver costretto Hadi alle dimissioni e alla fuga ad Aden tra gennaio e febbraio 2015, gli Huthi hanno lanciato un'offensiva per estendere il loro controllo nelle province meridionali. Il 25 di marzo l'offensiva degli Huthi, alleati con forze militari fedeli a Saleh, è arrivata alle porte di Aden, la sede del governo di Hadi; Hadi è fuggito in Arabia Saudita lo stesso giorno.[20] Il giorno seguente, una coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita è intervenuta militarmente con attacchi aerei contro gli Huthi per restaurare il deposto governo di Hadi.

Secondo l'ONU, tra marzo 2015 e aprile 2016 fra 7.400 e 16.200 persone sono morte in Yemen,[12][13][14] di cui civili fra 4.125 e 10.000,[14][15] e 500 morti in Arabia Saudita.[16] Secondo il presidente dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, la coalizione a guida saudita ha causato il doppio delle vittime civili rispetto a tutte le altre forze messe insieme, quasi tutte in conseguenza degli attacchi aerei.[21]

  1. ^ Salman Rafi, How Saudi Arabia’s aggressive foreign policy is playing against itself, Asia Times, 2 ottobre 2015. URL consultato il 23 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2016).
  2. ^ (TR) Hizbullah Genel Sekreteri Nasrallah: Suudi Arabistan'ın yenilgisi büyük olacak
  3. ^ Yemen's Houthis in talks with Saudis, reports say, in Al Jazeera.
  4. ^ Around 400 Blackwater Mercenaries Fighting for Saudi-Led Coalition alliance.
  5. ^ Australian mercenary reportedly killed in Yemen clashes.
  6. ^ https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/south-yemen-secession-aden-180129095311293.html
  7. ^ https://www.middleeasteye.net/news/killer-or-hero-nephew-former-yemeni-president-divides-taiz
  8. ^ https://www.alaraby.co.uk/english/indepth/2018/4/19/Is-Tareq-Saleh-making-a-comeback-to-battle-Houthis
  9. ^ a b https://thearabweekly.com/military-reshuffle-yemen-aimed-tackling-saleh-family
  10. ^ https://www.aljazeera.com/news/2018/01/yemen-separatists-government-headquarters-aden-180128135207416.html
  11. ^ Copia archiviata, su presstv.com. URL consultato il 16 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2019).
  12. ^ a b c (EN) 26 killed as Yemeni forces push rebels back - World Bulletin, su worldbulletin.net. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  13. ^ a b (EN) At Least 10000 Killed In Yemen Civil War, su huffingtonpost.com.
  14. ^ a b c d (EN) Top UN official: 10,000 civilians killed in Yemen conflict, su bigstory.ap.org.
  15. ^ a b (EN) Over 4,000 civilians killed, aid blocked, zero accountability – HRW’s wrap up of Yemen war, su rt.com. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  16. ^ a b (EN) Saudi UN envoy decries Houthi border attacks, su english.alarabiya.net.
  17. ^ (EN) More than 3 million displaced in Yemen – joint UN agency report, su refugeesmigrants.un.org, 22 agosto 2016. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  18. ^ Asher Orkaby, Houthi Who?, Foreign Affairs, 25 marzo 2015. URL consultato il 25 marzo 2015.
  19. ^ Yemen in Crisis, in Council on Foreign Relations, 8 luglio 2015. URL consultato il 26 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2015).
  20. ^ Saudi Arabia: Yemen's President Hadi Arrives In Saudi Capital Riyadh, The Huffington Post, 26 marzo 2015. URL consultato il 26 marzo 2015.
  21. ^ Yemen war: Saudi coalition 'causing most civilian casualties', in BBC News.

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