La guerra civile greca (in grecoο Eμφύλιος Πόλεμος?, o Emfýlios Pólemos, lett. "la guerra civile") fu combattuta in una serie di fasi fin dal 1944 ma ufficialmente dal 1946 al 1949 in Grecia fra due fazioni contrapposte di cui una dichiaratamente comunista e l'altra anticomunista. La fazione comunista era costituita inizialmente dai partigiani dell'ELAS organizzatisi successivamente nell'Esercito Democratico Greco che furono appoggiati anche dai partigiani jugoslavi del NOF. La fazione opposta era costituita inizialmente da varie organizzazioni partigiane anticomuniste e, dopo la liberazione dal nazismo, dalle forze governative monarchichegreche, sostenute dapprima dalla Gran Bretagna e poi soprattutto dagli Stati Uniti d'America. La fase finale di questa guerra fu un momento estremamente delicato della contrapposizione USA-URSS (guerra fredda) perché una vittoria comunista avrebbe causato un allargamento dell'egemonia sovietica all'area dell'Egeo.
Grazie agli appoggi internazionali e alla netta superiorità numerica (le forze governative erano il triplo di quelle marxiste), l'Esercito ellenico riuscì a vincere il conflitto.
La guerra civile volse in favore delle forze anglo-greche anche per il venir meno dell'appoggio delle forze jugoslave in seguito alla rottura dei loro rapporti con il governo di Mosca. Nel 1949 le ultime bande armate comuniste si sciolsero e prevalse così lo schieramento occidentale.