Da in alto in senso orario: Soldati dell'Armata del Don nel 1919; una divisione di fanteria Bianca nel marzo 1920; soldati della Prima Armata di cavalleria; Lev Trockij nel 1918; civili impiccati dall'esercito Austro-Ungarico a Ekaterinoslav, nell'aprile 1918.
Data
3 marzo 1918-marzo 1921 (trattato di Riga)/19 giugno 1923 (ultimi combattimenti)
La guerra civile russa (in russoгражданская война в России?, graždanskaja vojna v Rossii) fu un sanguinoso conflitto che scoppiò in Russia in seguito alla Rivoluzione d'ottobre (6-8 novembre 1917) e alla presa del potere da parte dei bolscevichi, combattuta tra questi, detti "rossi", e vari gruppi controrivoluzionari, detti "bianchi", ufficiali fedeli allo zar nel tentativo di restaurare l'antico regime, appoggiati da una coalizione di paesi quali Regno Unito, Stati Uniti d'America e Francia. I rossi ottennero la vittoria finale nel conflitto che per tre anni aveva travagliato il paese (dal 1918 al 1920), liquidando le forze controrivoluzionarie e instaurando il loro potere su tutto il territorio della nascente Unione Sovietica. Generalmente si indica la fine della guerra civile russa nella data del 25 ottobre 1922 con la presa di Vladivostok, ma in alcune zone i combattimenti si protrassero fino oltre il 1923.
^G.F. Krivosheev, Soviet Casualties and Combat Losses in the Twentieth Century, pp. 7–38. Vi furono ulteriori 6.242.926 ospedalizzazioni per malattie.