Guerra creek | |||
---|---|---|---|
Raffigurazione di William Weatherford che si arrende ad Andrew Jackson dopo la battaglia di Horseshoe Bend. Jackson fu tanto impressionato dal valore di Weatherford che lo lasciò libero | |||
Data | 1813–agosto 1814 | ||
Luogo | Stati Uniti d'America meridionali | ||
Esito | Vittoria statunitense | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
| |||
Perdite | |||
| |||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
La guerra creek (1813–1814), nota anche come guerra dei Bastoni Rossi o guerra civile creek, iniziò come una guerra civile nella nazione Creek (Muscogee). L'esercito degli Stati Uniti ne fu coinvolto ed attaccò i Creek presenti nell'attuale Alabama meridionale nella battaglia di Burnt Corn. Stati Uniti e Gran Bretagna stavano combattendo la guerra anglo-americana e "sia britannici sia Bastoni Rossi videro nell'altro un alleato. I britannici rifornivano i Bastoni Rossi di per farsi aiutare a sconfiggere gli Stati Uniti d'America ed i loro alleati Creek".[1]
La guerra finì quando Andrew Jackson al comando di milizie statali, Bassi Creek e Cherokee sconfisse i Bastoni Rossi a Horseshoe Bend. Il risultato fu il trattato di Fort Jackson (agosto 1814) in cui Jackson insistette per far vendere ai Creek oltre 85000 km² di terra nella Georgia meridionale ed in Alabama centrale. Le terre furono prese sia dai Bassi che dagli Alti Creek.[2]
Gli storici inseriscono spesso questo conflitto all'interno della guerra anglo-americana.