Guerra creek

Guerra creek
Raffigurazione di William Weatherford che si arrende ad Andrew Jackson dopo la battaglia di Horseshoe Bend. Jackson fu tanto impressionato dal valore di Weatherford che lo lasciò libero
Data1813–agosto 1814
LuogoStati Uniti d'America meridionali
EsitoVittoria statunitense
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
70004000
Perdite
Circa 584 morti,
Feriti sconosciuti
Circa 1597 morti,
Feriti sconosciuti
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La guerra creek (1813–1814), nota anche come guerra dei Bastoni Rossi o guerra civile creek, iniziò come una guerra civile nella nazione Creek (Muscogee). L'esercito degli Stati Uniti ne fu coinvolto ed attaccò i Creek presenti nell'attuale Alabama meridionale nella battaglia di Burnt Corn. Stati Uniti e Gran Bretagna stavano combattendo la guerra anglo-americana e "sia britannici sia Bastoni Rossi videro nell'altro un alleato. I britannici rifornivano i Bastoni Rossi di per farsi aiutare a sconfiggere gli Stati Uniti d'America ed i loro alleati Creek".[1]

La guerra finì quando Andrew Jackson al comando di milizie statali, Bassi Creek e Cherokee sconfisse i Bastoni Rossi a Horseshoe Bend. Il risultato fu il trattato di Fort Jackson (agosto 1814) in cui Jackson insistette per far vendere ai Creek oltre 85000 km² di terra nella Georgia meridionale ed in Alabama centrale. Le terre furono prese sia dai Bassi che dagli Alti Creek.[2]

Gli storici inseriscono spesso questo conflitto all'interno della guerra anglo-americana.

  1. ^ Bruce Johansen and Barry Pritzer, Encyclopedia of American Indian History, ABC-CLIO, 2007, p. 247.
  2. ^ Green (1998), Politics of Removal, p. 43

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